DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
Uno stato due popoli
A Milano, nei giardini Montanelli, è spuntato questo messaggio appuntato su di un muro:
“Abbiamo sofferto la Shoah ed ora quegli stessi Israeliani si macchiano di una colpa orrenda massacrando migliaia di bambini e donne palestinesi inermi, che non possono difendersi né fuggire.
Questa colpa peserà per sempre sul capo di Israele, dell’America che li aiuta e di tutto l’Occidente che sta in silenzio.
È la fine della “civiltà” occidentale”.
Il messaggio è forte e condivisibile
Tuttavia contiene un evidente errore che denota come la memoria storica si sia persa, forse per sempre: Israele non esisteva come Stato durante la Shoah e nemmeno un popolo chiamato come tale, esistevano solo categorie di soggetti da eliminare, ebrei di certo, ma anche zingari, gay, ladri ed ogni sorta di persone considerate pericolose dal nazismo, quindi non possono essere “quegli stessi Israeliani” (la “I” maiuscola è nel messaggio) a fare ciò che sta succedendo oggi, ma sono i figli dei sopravvissuti alla Shoah che, ottenuta l’impunità internazionale a causa della persecuzione dei propri genitori, sono diventati come e forse peggio dei loro carnefici, prima chiamando coloni invece che ladri assassini coloro che in Palestina si appropriano delle terre altrui uccidendone i legittimi proprietari per la sola colpa di non essere ebrei, e poi programmando il loro sterminio perché, come fu per i loro avi, perché pericolosi per il loro governo.
La differenza tra nazisti tedeschi e sionisti Israeliani sta oggi solo nella categoria di soggetti pericolosi da eliminare, per i nazisti erano tutti i diversi da loro, per i sionisti, almeno al momento, solo i palestinesi residenti a Gaza Beach.
Il tutto aggravato dal fatto che…
se i nazisti tedeschi erano “solo” ultranazionalisti, i sionisti israeliani descrivono loro stessi come religiosi osservanti i comandamenti di un Dio che predica misericordia e che ha chiaramente lasciato detto “non uccidere” come primo gradino della morale che distingue il bene dal male e, come ben spiegato nella Bibbia, che può essere fatto anche solo a parole dovendosi quindi applicare non solo alla forma fisica, ma ad ogni azione che possa danneggiare o minare la dignità della vita. Secondo la loro stessa religione, quindi, i sionisti dovrebbero predicare amore e tolleranza, mentre nascondendosi dietro false interpretazioni religiose negano nei fatti i loro stessi principi base allo scopo di impedire quella costruzione di un mondo di pace e rispetto, dove la vita è valorizzata in ogni sua forma che ne limiterebbero gli interessi privati.
Nella pratica quindi
dovrebbero professare la soluzione di uno stato con due popoli che si rispettano, ma, evidentemente, Gaza Beach Resort è un progetto che fa più gola della loro stessa religione e per realizzare il quale sono disposti a macchiarsi a propria volta di jeans Shoah palestinese.
P.s.: i sionisti sono pregati di bannarsi da soli.
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Pierluigi Ferdinando Pennati