DI ALFREDO FACCHINI
Acque agitate
Ultima ora: La nave ha inviato un segnale di soccorso al largo della costa greca dopo aver rilevato dei droni in volo.
La MADLEEN è in mare
In viaggio verso Gaza, verso l’assedio, verso il blocco.
Non lo nascondo. Temo per loro. Per chi è a bordo. Per quello che potrebbe accadere, e per il silenzio che rischia di inghiottirlo.
Non possiamo trascurare il rischio che un’imbarcazione pacifica venga fermata con la forza dai terroristi di Tel Aviv. Non possiamo abituarci all’idea che chi prova a portare solidarietà venga trattato come un nemico pubblico.
Partita il 1° giugno dal porto di Catania,
la nave MADLEEN della Freedom Flotilla Coalition naviga verso Gaza con a bordo 12 coraggiosi attivisti internazionali, tra cui Greta Thunberg, l’europarlamentare Rima Hassan e l’attore irlandese Liam Cunningham. Portano con sé aiuti umanitari essenziali — latte per neonati, kit medici, beni salvavita.
Solo un mese fa, un’altra barca della Freedom Flotilla, la “Conscience”, è stata colpita da un attacco con droni in acque internazionali al largo di Malta. L’equipaggio è sopravvissuto, ma l’incidente ha evidenziato i rischi reali che queste missioni affrontano.
Le minacce sono già arrivate
Dagli Usa, il senatore Lindsey Graham: «Spero che Greta e i suoi amici sappiano nuotare».
Teniamo gli occhi puntati sulla Madeleine. Facciamole scudo con le parole, con l’attenzione, con la pressione pubblica. Che non sia lasciata sola.
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Alfredo Facchini