DA REDAZIONE
Sandro Ruotolo dalla sua pagina di FACEBOOK –
La maggior parte delle vittime di spyware di cui finora conosciamo i nomi sono italiane o legate all’Italia. È da qui che abbiamo deciso di cominciare.
Saremo domani a Roma con una delegazione di eurodeputati socialisti e verdi da Portogallo, Germania, Belgio e Italia per far luce sullo scandalo Paragon.
Si tratta di due giornalisti di Fanpage, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino; di due attivisti dell’Ong Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini e Beppe Caccia; del cappellano di bordo don Mattia Ferrari; e di due attivisti impegnati nella difesa dei migranti, David Yambio e Husam al Gomati.
A fine marzo i vertici dell’Aise hanno ammesso che gli attivisti di Mediterranea sono stati spiati dai servizi segreti italiani con il software militare Paragon Graphite, perché considerati un pericolo per la sicurezza nazionale. Diverso è il caso dei due giornalisti, Cancellato e Pellegrino. Citizen Lab ha confermato che i loro telefoni sono stati infettati da spyware. Per Cancellato, gli esperti non hanno dubbi: si tratta proprio di Paragon.
Quanto è accaduto non è un tema nazionale, ma una questione europea, che tocca il cuore della democrazia e dei diritti fondamentali.
Da mesi chiedo che venga istituita una nuova commissione d’inchiesta al Parlamento europeo. Dovrebbe ripartire dal lavoro fatto dalla Commissione speciale sul caso Pegasus, ma con un mandato aggiornato e più incisivo. Bisogna indagare su Paragon Graphite, su chi lo usa, con quali autorizzazioni e con quali controlli. Io continuerò a battermi per questa commissione, anche se so che la consapevolezza della portata di questo scandalo è ancora troppo bassa. Ma non mi fermerò.
Per questa missione abbiamo chiesto anche incontri con il governo.
È il governo l’unico che oggi può dare delle risposte ufficiali. Purtroppo, il sottosegretario Mantovano non ha trovato il tempo, così come non ne hanno avuto i ministri Nordio e Piantedosi due settimane fa, quando hanno disertato un’audizione al Parlamento europeo proprio su questo tema.
Incontreremo i rappresentanti dell’intelligence
E spero davvero che da loro possano arrivare delle risposte. Anche perché — lo voglio dire chiaramente — l’unico modo che ha il governo italiano di smentire ogni coinvolgimento è dirci, con trasparenza, chi è stato.
E qui la domanda è semplice: se è stato il governo italiano, è gravissimo. Ma se non è stato il governo italiano, è forse ancora più grave. Vorrebbe dire che un soggetto straniero o privato ha operato indisturbato, sul nostro territorio, con uno spyware venduto solo agli Stati.
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29 Maggio 2025