I semiti antisemiti

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

I semiti antisemiti

Ormai è chiaro, se dici qualcosa contro lo Stato di Israele, ripeto lo Stato di Israele e non gli ebrei o l’ebraismo, sei antisemita.
In fondo è naturale, lo Stato di Israele, ripeto ancora per essere chiaro “lo Stato di Israele e non gli ebrei o l’ebraismo”, è uno stato costituito su base religiosa, con leggi su base religiosa e con governanti che basano (o almeno dicono di farlo) le proprie azioni su basi religiose. Se possiamo fare un esempio comparativo penso potremmo dire che Israele e Vaticano in questo si somigliano ed è naturale che se si è contro il Vaticano, di fatto, si è automaticamente contro il clero ed i cristiani, perciò se sei contro Israele sei automaticamente antisemita con tutto ciò che a questa parola viene oggi attribuito.

Eppure, incredibilmente, esistono semiti antisemiti.

Tralascerò la questione affrontata in passato da rabbini eminenti che hanno sostenuto che l’ossessione della Shoah facesse male alla storia degli ebrei e che i sionisti avrebbero sfruttato da sempre la questione dell’Olocausto a proprio vantaggio passando direttamente al dunque: avete mai sentito parlare di Neturei Karta?
È davvero una curiosità, Neturei Karta (נטורי קרתא, che in aramaico significa letteralmente “Guardiani della città”, è un movimento religioso ebraico ortodosso che in base alle Sacre Scritture crede che la diaspora ebraica debba continuare fino all’avvento del Messia, escludendo la possibilità che possa esistere uno Stato ebraico prima di quel momento e di conseguenza ritiene che la Palestina debba appartenere a coloro che l’hanno da sempre posseduta indipendentemente dalla loro religione, ovvero i palestinesi che vi si trovavano prima della costituzione dello Stato di Israele.
Neturei Karta è quindi fortemente e profondamente anti-sionista e contrario allo Stato di Israele, proprio basandosi su una rigida interpretazione del giudaismo e della Torah, dato che il messia non si è ancora manifestato.

Anche se ne rifiutano la definizione

Neturei Karta è anche considerabile ultra ortodosso, dato che il movimento è nato nel 1938 a Gerusalemme separandosi da Agudat Yisrael (in ebraico אגודת ישראל‎ “Unione d’Israele”, fondato nel 1912 in Polonia come braccio dell’ebraismo ortodosso e che esiste tutt’oggi come partito politico in Israele, da ebrei che da molte generazioni già vivevano in Palestina e che non capivano come un movimento ortodosso potesse restare impassibile davanti all’inutile e possibilmente dannosa creazione di un nuovo Stato che avrebbe sconvolto ancora di più i già fragili equilibri della regione. Neturei Karta ha all’incirca 5000 seguaci, quasi completamente residenti a Gerusalemme ma attivi sia in Israele che nel mondo occidentale, focalizzandosi sulla diffusione del messaggio anti-sionista e sulla promozione di una soluzione a uno stato unico in cui i palestinesi originari controllino si il territorio oggi di Israele che quello di tutta la Palestina.

Per far ciò Neturei Karta è pro Palestina, supportando i palestinesi e la causa palestinese.

Ebrei, religiosi e… pro Palestina: praticamente semiti antisemiti, almeno secondo l’interpretazione di chi, evidentemente, è ossessionato dalla Shoah per poter sfruttare la questione dell’Olocausto a proprio vantaggio. Neturei Karta o meno, antisemitismo o meno, chi sta sparando da troppo tempo sulla popolazione civile palestinese non è certo meglio di chi in passato ha anche solo immaginato di poter sterminare un popolo e come tale va condannato.
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Pierluigi Ferdinando Pennati