Elio Germano risponde al ministro Giuli facendogli fare un bel bagno di realtà

DI MARIO IMBIMBO

 

Elio Germano risponde al ministro Giuli facendogli fare un bel bagno di realtà:

“C’è gente disperata, che piange, che non sa cosa fare, che ha cambiato lavoro. Da un anno e mezzo il cinema è fermo. Sulle linee guida dei finanziamenti al cinema, questo governo ha messo che i soldi vanno dati soltanto a film che parlano bene di personaggi italiani”. “Se un ministro della Cultura, che dovrebbe rappresentare il Paese, non sa che ci sono persone a casa, vuol dire non sapere che c’è un dramma sociale e vuol dire che ‘ciancia in solitudine'”, ha continuato l’attore vincitore del David. “Io, personalmente, non ho mai appoggiato nessun ministro della Cultura.
Ho avuto confronti e critiche con tutti. Però, sentirsi rispondere che stanno facendo un lavoro patriottico perché non danno più privilegi alla sinistra, è un discorso preoccupante. L’atteggiamento di chi sembra voglia fare piazza pulita del vecchio governo e cambiare i posti dirigenti sono loro”.
E poi gli ricorda infine cosa sarebbe il potere politico e la libertà di critica in una Repubblica democratica: “Io penso sia normale che un cittadino possa lamentarsi di un rappresentante del proprio Paese. È un po’ più inquietante, ed è una cosa che mi succede da tanto, che il rappresentante della politica faccia nome e cognome di un cittadino”.
Poi un appello rivolto a tutti. “A questo dobbiamo ribellarci, è una paura fittizia; perché a me hanno messo paura, da sempre, eppure continuo a lavorare perché conta solo che gli porti i soldi. Dobbiamo divincolarci da questo terrorismo che fa sì che noi ci censuriamo”.
Straordinario!!!
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Mario Imbimbo