DA REDAZIONE
Redazione di REMOCONTRO –
Alternative fur Deutschland è stata ufficialmente dichiarata ‘organizzazione estremista’ dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bundesamt für Verfassungsschutz, Bfv), l’agenzia dell’intelligence tedesca che controlla le attività potenzialmente anticostituzionali sul fronte interno, controspionaggio e minaccia delle attività eversive alla Repubblica Federale.
Mai accaduto prima
Un partito al secondo posto alle elezioni federali, prossimo a diventare la prima forza d’opposizione e forte del consenso di un quinto dei tedeschi che subisce una ‘designazione’ che tende possibile intercettare le comunicazioni dei suoi leader, di sorvegliarli e di chiedere conto delle attività politiche della formazione. Il comunicato del Bfv è esplicito e parla chiaro: Afd è accusata di avere «un’agenda politica che viola la dignità umana, propugnando l’obiettivo di escludere determinati gruppi della popolazione dalla pari partecipazione alla società, di sottoporli a un trattamento iniquo incostituzionale e di attribuirgli così uno status giuridicamente svalutato».
“Remigrazione” e le accuse politiche ad Afd
Sinan Selen, vicepresidente del Bfv, sostiene che non è solo l’attuale attività politica di Afd ad aver giustificato l’etichettatura di formazione estremista ma che la conclusione frutto di ben tre anni di indagine: «Abbiamo preso in considerazione una moltitudine di dichiarazioni e posizioni di rappresentanti di partito di alto rango provenienti da tutta la Germania e abbiamo integrato nel rapporto anche i più recenti sviluppi organizzativi».
Alice Weidel e “Maga” di Trump
Nonostante la sua leader Alice Weidel abbia assunto toni libertari e vicini a posizioni tipiche della destra angloamericana, come il movimento Maga di Donald Trump, tramite i suoi esponenti Afd ha parlato più volte in campagna elettorale di «remigrazione», l’idea di rispedire nei Paesi d’origine milioni di stranieri, indipendentemente dalla titolarità a vivere o meno in Germania. La leader ha mantenuto una giovanile, ‘Junge Alternative’, schierata su posizioni oltranziste apertamente filo naziste.
Bundesamt für Verfassungsschutz, Bfv
Il Bfv, con sede a Colonia e dipende dal Ministero dell’Interno. Suo il ‘report’ che secondo Der Spiegel sarebbe lungo ben 1.100 pagine. Secondo il settimanale amburghese, il report era pronto da tempo, ma non è stato pubblicato prima per non influenzare la campagna elettorale conclusasi a febbraio. Le indiscrezioni notano che nei mesi precedenti, Afd avrebbe dato ulteriori elementi agli inquirenti per alimentare la sua immagine estremista.
La deriva estremista di Afd
Secondo Der Spiegel, «nelle elezioni statali della Germania dell’Est dello scorso anno in Brandeburgo, Turingia e Sassonia, l’AfD non ha cercato di nascondere le proprie posizioni». In effetti, prosegue la testata, «l’associazione regionale del Brandeburgo pubblicò annunci nazionalisti in cui la vita di bianchi e biondi veniva distrutta da individui dall’aspetto sinistro, simili a migranti, che trasformerebbero i mercati in piazze di vendita della droga e le stazioni ferroviarie in scene del crimine, suggeriscono le immagini create con l’ausilio dell’intelligenza artificiale».
Sinan Siegel, di origini turche
Selen, primo funzionario di origine turca a arrivare alla vicepresidenza di un’agenzia federale d’intelligence e a lungo avvocato costituzionalista, ha sottolineato che «decisiva per la nostra valutazione è la concezione etnica del popolo da parte dell’Afd , che svaluta intere fasce della popolazione tedesca e ne viola la dignità umana. Questa concezione del popolo si riflette nella posizione generale anti-immigrazione e anti-musulmana del partito».
Cosa succede ora?
Le prospettive politiche sono tutte da determinare. La definizione arriva poco prima dell’insediamento del cancelliere entrante Friederich Merz, che guiderà un governo di coalizione Cdu-Csu-Spd alleando cristiano-democratici e socialdemocratici nell’esecutivo sorto dopo polemiche sui presunti flirt del futuro premier con Afd su immigrazione e chiusura delle frontiere. Se da un lato sicuramente è impossibile pensare a una futura ripresa di questo dialogo, dall’altro bisognerà capire se in virtù dell’etichetta estremista decisa dal Bfv si produrranno ripercussioni politiche.
Sentiero stretto per governo e Afd
Il governo userà la definizione del Bfv per perseguire di fronte alla Corte costituzionale di Karlsruhe la messa al bando dell’Afd? «Terreno scivoloso, in questa fase -sottolinea Andrea Muratore su InsideOver-mettere fuorilegge il primo partito d’opposizione in una fase critica per la Germania». Oppure, ci sarà una scossa interna a Afd? Davvero in nome delle dichiarazioni xenofobe e delle uscite cariche d’odio e pregiudizi dei suoi colonnelli Weidel intende pregiudicare la corsa al potere? La Germania ha rigide regole costituzionali in tal senso, e una politica esperta come la leader dell’Afd non può ignorarle.
Rapporto fra legalità e legittimità politica
“Ma la partita è complessa, in un contesto sempre più critico del rapporto tra istituzioni e sistemi di potere in una Germania spaccata. Sarebbe percepito da una parte del Paese antidemocratico mettere al bando Afd. Sarebbe altrettanto irresponsabile continuare a appiccare incendi in nome del consenso come fatto dall’ultradestra negli ultimi anni. E una via d’uscita sembra difficile da trovare. Il rapporto fra legalità e legittimità politica. Con la prima dettata e garantita da un sistema di norme e la seconda dall’unzione popolare testimoniata dai risultati elettorali. Da Trump all’estremo di Hitler, le difficili garanzie delle regole, contro il consenso popolare manipolato.”
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Articolo della redazione di
3 Maggio 2025