DI GUIDO SARACENI
Benedetto e maledettissimo lavoro
Oggi è la festa delle persone che, tutti i giorni o saltuariamente, svolgono il loro sporco, pagato male, inutile, facile, remunerativo, complicatissimo, solitario, necessario come l’aria, doloroso, virtuale, reale, umile, professionale, imprenditoriale, impiegatizio, benedetto e maledettissimo lavoro.
Oggi è la festa di quelli che, dopo aver lavorato una intera vita, si trovano costretti a contare gli spicci per fare la spesa al supermercato; di quelli che si sono ammalati nelle fabbriche di veleno; di quelli che sono morti sul luogo di lavoro e delle loro inconsolabili famiglie.
Oggi è la festa di chi ha fame di lavoro, di chi ha studiato per anni e viene giudicato “schizzinoso” (choosy) se, dopo aver perso la vista sui libri, aspira ad un lavoro congruo con la sua preparazione;
se chiede di essere pagato durante il “periodo di prova” (che volgarità!); se non si allinea “alla legge generale che vuole che ciascuno si venda ad un prezzo inferiore di quello che vale” (come cantava Jovanotti, nei novanta).
Oggi non è la festa dei comunisti.
Non è la festa dei giovani.
Non è la festa del “concertone”.
Oggi, per una santa volta, onoriamo i lavoratori.
1.5.2025
Sicurezza, dignità, rispetto.
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Prof. Guido Saraceni, dal suo blog personale