VIDEOGAME. “LET’S SCHOOL”, IL SIMULATORE SCOLASTICO ISPIRATO ALLE SCUOLE ORIENTALI

DI LUCA BAGATIN

Se avete già giocato a “Two Point Campus”, vi divertirete a scoprirne le implementazioni, altrimenti vi divertirete a dirigere – partendo da zero – una scuola giapponese in piena regola.

Con “Let’s School”, edito e sviluppato da Pathea Games (https://pathea.net), oltre che da PM Studios (https://www.pm-studios.com), vestirete infatti i panni del Preside di una scuola superiore, il quale si troverà a costruire e dirigere, praticamente da zero, un istituto scolastico in rovina.

Le dinamiche sono simili al già citato “Two Point Campus”, edito qualche tempo fa da SEGA, ma “Let’s School” presenta delle particolarità davvero uniche.

Iniziamo dal fatto che, in “Let’s School”, potrete personalizzare il vostro Preside, sceglierne l’aspetto fisico e gli abiti e divertirvi – se vorrete – a muoverlo all’interno della scuola, oltre che farlo interagire con studenti e corpo insegnante, magari per incoraggiarli.

Oltre alla classica costruzione delle classi, delle sale insegnanti, del laboratorio di ricerca, dei bagni, della decisione dell’orario scolastico, dell’assunzione di insegnanti e personale non docente (quali addetti alla sicurezza e cuochi della mensa) e dell’ammissione degli studenti, potrete gestire l’intero organigramma.

Il Preside, infatti, non può certo gestire ogni cosa, per cui potrete delegare alcune finzioni a specifici insegnanti e far loro dirigere tutti i dipartimenti scolastici che vorrete, in modo da migliorare l’efficienza della scuola e evitare di stressarsi troppo.

La gestione dello stress degli insegnanti, è infatti uno degli aspetti da tenere sotto controllo, così come la formazione pedagogica, quella di gestione e le abilità di ricerca.

Personale scolastico formato, formerà studenti preparati, in grado di superare al meglio gli esami!

Eh sì, perché uno degli scopi fondamentali di “Let’s School” è proprio quello di far superare gli esami agli studenti che andrete ad ammettere, sviluppando al meglio le loro aspirazioni e facendo loro guadagnare punti conoscenza, in modo da poterli investire a beneficio dell’intera comunità.

L’interazione fra scuola e comunità, in “Let’s School”, è davvero palpabile.

Non solo una scuola più efficiente farà sì che i genitori della comunità decideranno di farvi iscrivere i loro figli, ma potrete interagire con la comunità in vari altri modi. Ad esempio attraverso la rappresentante dei rapporti fra genitori e insegnanti, con la quale potrete scambiare gli oggetti confiscati ai ragazzi (come videogiochi o materiale pericoloso!) con oggetti utili al miglioramento della scuola.

Ma anche le gite scolastiche saranno un modo sia per far conoscere ai vostri studenti cose nuove, sia per interagire con la comunità circostante e esplorare nuovi luoghi.

Accompagnati da un insegnante, in gita, vi troverete a interagire con i soggetti e i luoghi che incontrerete, attraverso un interessante sistema a risposta multipla, in grado di influenzare l’esito degli eventi stessi. Ciò dona, peraltro, un tocco di rigiocabilità in più al gioco.

Gioco nel quale non avrete mai un momento libero, perché le cose da fare e gestire sono davvero tante e far quadrare tutto non è affatto semplice.

Formare gli insegnanti; formare gli studenti nelle varie materie (letteratura, scienze, sport, arte…); avviare – attraverso un apposito laboratorio – la ricerca di nuovi corsi scolastici e/o di nuove strutture da poter creare (come i club degli studenti, oppure campi da gioco e molto altro); intervenire nel caso di eventuali liti fra studenti (oppure nel caso in cui qualche studente non volesse seguire le lezioni o altro ancora); abbellire l’interno e l’esterno della scuola; organizzare gite scolastiche e mantenere i rapporti con la comunità cittadina e quelle limitrofe; il tutto tenendo d’occhio il budget (che si implementa grazie alle tasse scolastiche e a eventuali bonus che riceverete, al raggiungimento di determinati obiettivi)… Questi gli elementi che rendono “Let’s School” un interessantissimo simulatore di vita scolastica che, per molti versi, è persino più realistico e completo rispetto al già citato “Two Point Campus”.

Il paragone è inevitabile, viste le similitudini. Ma, se “Two Point Campus” presenta una grafica più in stile “cartoon” occidentale, “Let’s School” ricorda molto di più lo stile e l’ambientazione dei cartoni animati giapponesi.

La grafica è leggermente più minimal, rispetto a “Two Point Campus”, ma le dinamiche sono più complesse, decisamente meno intuitive e implementate.

Il tutorial di “Let’s School” è infatti decisamente ampio e comprendere subito tutte le dinamiche può risultare un po’ ostico, in particolare se consideriamo che, purtroppo, manca la traduzione in lingua italiana.

Molte cose sono decisamente intuitive, ma lasciatevi il tempo giusto per approfondire bene il gioco e vedrete che vi darà grandi soddisfazioni e risulterà molto meno monotono e più rigiocabile rispetto al suo più celebre predecessore.

Un comparto musicale decisamente rilassante, così come i colori e lo stile grafico, che ricorda in tutto e per tutto lo stipe dei manga o delle anime giapponesi, lo rendono giocabile a tutte le età.

Per poter essere giocato è necessario un pc con sistema operativo Windows 10 o 11, con 8 GB di RAM; una scheda video di fascia media e 5 GB di spazio libero su disco fisso.

E’ acquistabile su Steam al seguente link: https://store.steampowered.com/app/1937500/Lets_School/

Luca Bagatin