POZZOLO E’ INDAGATO PER LESIONI COLPOSE

DA REDAZIONE

REDAZIONE

 

Dalla redazione on-line del giornale La Notizia

Il parlamentare di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, si è sottoposto ieri al test della polvere da sparo. Lo ha confermato la Procura di Biella.

Pozzolo è indagato, l’accusa è di lesioni colpose

Il deputato di FdI Emanuele Pozzolo, secondo quanto riferisce l’Ansa, è indagato di lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi e si è sottoposto al test per rilevare tracce di polvere da sparo la mattina del primo gennaio, ovvero alcune ore dopo lo sparo partito dalla sua pistola che ha ferito il genero di un uomo della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro. Secondo quanto apprende sempre l’agenzia Ansa, il test è stato effettuato sia sulle mani che sugli indumenti indossati dal deputato durante il veglione di Capodanno.

IL PARLAMENTARE DI FRATELLI D’ITALIA EMANUELE POZZOLO SI È SOTTOPOSTO AL TEST DELLA POLVERE DA SPARO

In mattinata, oltre a varie versioni dell’accaduto e a quanto riferito da Delmastro, si era diffusa la notizia – poi confermata da fonti giudiziarie – che Pozzolo aveva scelto di non sottoporsi allo stub per rilevare eventuali particelle residue di polvere da sparo appellandosi all’immunità parlamentare.

Secondo il verbale redatto dai Carabinieri, il primo gennaio “sussistendo il pericolo di dispersione, alterazione o modifica delle indagini”, alle 7.25 si è proceduto al prelievo di eventuali residui derivanti dall’esplosione dell’arma da fuoco di Pozzolo. Lo stub è stato effettuato su entrambe le mani, sul giubbotto, il pile e il jeans che indossava.

LA PROCURA DI BIELLA ATTENDE L’ESITO DELL’ESAME DELLA POLVERE DA SPARO

“La procura – si legge in una nota – ha proceduto come atto dovuto all’iscrizione nel registro degli indagati del deputato Emanuele Pozzolo, configurando le incolpazioni provvisorie di lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi”. Nella notte dell’1 gennaio a Rosazza sono intervenuti i Carabinieri di Andorno Micca, il Norm di Biella e nucleo investigativo del comando provinciale di Biella sotto la direzione della Procura. I militari hanno proceduto all’esecuzione urgente di rilievi tecnici presso i locali della proloco di Rosazza e sulla persona di Pozzolo.

“La pistola in sequestro, unitamente agli esiti dello Stub – riferisce ancora la procura di Biella – saranno trasmessi per i necessari accertamenti aventi natura specialistica. Al momento sono al vaglio dell’ufficio le dichiarazioni rese dalle persone informate e si attendono gli esiti al fine di una compiuta ricostruzione della dinamica dei fatti. L’espletamento di tali attività, aventi natura non intrusiva né restrittiva e limitativa della libertà personale, è stata eseguita con carattere d’urgenza al fine di rinvenire residui/tracce di polvere da sparo nell’immediatezza dei fatti, stante il pericolo di dispersione. Si è proceduto, altresì, al sequestro dell’arma da sparo tipo pistola revolver marca North American Arms Provo Ut calibro 22 long rifle (con relativo munizionamento) e al sequestro del proiettile rinvenuto all’interno della coscia sinistra della persona offesa”.

LA PISTOLA È STATA SEQUESTRATA E LA PREFETTURA DI BIELLA REVOCHERÀ IL PORTO D’ARMI AL DEPUTATO

L’arma dalle quale, durante una festa di fine anno nella sede della Pro loco di un comune del biellese, accidentalmente è partito il colpo è stata sequestrata dai Carabinieri e la prefettura di Biella, sempre secondo quanto si è appreso oggi, avrebbe avviato le pratiche per revocare al parlamentare di Fratelli d’Italia il porto d’armi per difesa personale.

UN TESTIMONE: “ERA MOLTO ALLEGRO E TENEVA LA PISTOLA IN MANO”

“Era molto allegro e stava mostrando la pistola tenendola nel palmo della mano” così è stato descritto il comportamento di Emanuele Pozzolo da un Testimone, presente alla festa di Capodanno alla Pro Loco di Rosazza, che vuole restare anonimo e che è già stato sentito dai Carabinieri. “La pistola era molto piccola e stava tutta nel palmo della mano. Sembrava quasi un accendino” ha spiegato agli inquirenti il testimone che dice che lo sparo “si è sentito all’improvviso e non abbiamo avuto nemmeno il tempo di chiedere di riporre l’arma, visto peraltro che c’erano anche dei bambini”. Secondo le testimonianze rese ai Carabinieri subito dopo lo sparo sono intervenuti due degli agenti della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro, al momento non presente alla festa, che hanno prestato i primi soccorsi al ferito, un elettricista di 31 anni, e hanno messo l’arma in sicurezza.

del giornale 
Direttore Gaetano Pedullà
2 Gennaio 2023