DI BARBARA LEZZI
Siamo tornati indietro di quasi dieci anni.
Ricordate quando parlava Renzi? C’erano i gufi e poi c’erano i “qualcuno” e i “loro” che gli facevano la guerra anche se faceva correre l’Italia, anche se era “la volta buona”.
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Ora, abbiamo la Meloni che vede i gufi ovunque pur avendo ridotto la maggior parte dell’informazione ad una barzelletta che neanche fa ridere e pur dovendosela vedere con delle opposizioni che ancora non sanno bene cosa dire e cosa fare.
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La parte più amara è che i nostri sfidanti governanti vorrebbero pure l’applauso perché, forse, riusciranno a spendere i soldi del PNRR. Non parlano dei mesi di ritardi accumulati, dei tagli effettuati, dell’incertezza dei progetti. Non dicono che dai tempi di spesa deriva l’efficacia, non dicono che l’indeterminatezza danneggia l’economia.
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Trattano i soldi del PNRR come se fossero cosa loro ma quelle risorse le abbiamo avute perché, durante la pandemia, la gente moriva soffocata nei Pronto soccorso perché non c’erano posti, non c’erano respiratori e neanche medici, infermieri e OSS. Neanche un po’ di rispetto per i morti il cui sacrificio è stato inutile perché i tagli alla sanità continuano così come l’arroganza di una classe di governanti che è brava a fare battute, ad esercitare il potere nel fermare i treni e farsi gli affari propri anziché guidare un Paese che soffre. Altro che Italia veloce! Di veloce vediamo le difficoltà nel prenotare una visita specialistica, nel pagare le bollette e le rate del mutuo e nel fare la spesa.
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P.S. Il ministro Fitto dice che il taglio delle risorse del PNRR verrà recuperato da fondi nazionali. Ma se non ci sono soldi per la sanità, l’istruzione, per tagliare le accise e tanto altro da dove li prende questi soldi? È scandaloso che si stiano sprecando oltre 15 miliardi di fondi europei.
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Semplicemente scandaloso.
