DI GIANCARLO SELMI
Spoils system? Vendetta politica?
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Probabili entrambe le supposizioni, ma quella più probabile è l’effetto della presenza, in questo Paese, di un laborioso e fervente cantiere: la costruzione di un regime che peggiora il regime precedente. Perché il regime precedente va superato. Troppo soft.
Ha mostrato crepe che hanno permesso l’affermazione di gruppi politici come il Movimento 5 Stelle. Ebbene, quelle crepe vanno riparate e, ove possibile, nelle crepe va messo il calcestruzzo.
Tridico era una di quelle crepe, andava eliminato e la “sceriffa” Meloni si è affrettata a farlo, aggiungendo un’altra tacca alla sua pistola ed al suo progetto fatto di esclusione sociale, schiavismo, cancellazione del welfare e, soprattutto, di collocamento di utili ed incapaci, nei posti chiave del Paese.
Non pagherà dazio, lo sa.
I regimi sono regimi pure per questo, altrimenti non si spiega come abbiano potuto togliere, anzi scippare, 10 miliardi ai pensionati in tre anni, senza che si sia ascoltato uno stormire di foglie. L’opposizione del PD è un’opposizione fatta di deboli veline. Il sospetto che alla Meloni stiano lasciando fare “il lavoro sporco” diventa sempre più forte.
Tridico è stato un grande Presidente dell’INPS, senza dubbi il migliore della storia. Ha avvicinato l’utente, gli ha facilitato l’accesso ai dati e, attraverso una piattaforma digitale semplicissima, la possibilità di informarsi sui propri diritti e di chiederne il riconoscimento.
Il cittadino ha avuto la netta sensazione di un INPS accogliente, aperto, trasparente, vicino. Ha reso più facile e veloce l’attivazione di procedure, che prima erano complesse e lunghissime.
È stato, per questo e nei limiti delle sue possibilità, un grande facilitatore di welfare, trasformando un elefantiaco ente medievale in un Istituto dinamico e moderno, pur gestendo più della metà della spesa del Paese.
Paga per questo. Per essere capace, onesto ma, soprattutto, pericolosamente troppo vicino ai poveri.