GENTILONI, L’ITALIA STA ATTUANDO CON IMPEGNO IL PNRR

DI VIRGINIA MURRU

 

Lo ha dichiarato ieri il Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, al Parlamento europeo:

“L’Italia sta attuando in modo soddisfacente il Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza. Stiamo attivamente collaborando con le autorità italiana al fine di ottimizzare il piano a circostanze oggettive, nello specifico all’emergenza Ucraina. Lo abbiamo già fatto del resto con Finlandia, Germania e Lussemburgo.”

Non dovrebbero esserci problemi per l’erogazione della terza tranche del Fondo, assicura Gentiloni, procedono le analisi (fino alla fine di aprile) sulla valutazione dei criteri richiesti, e relative accompliance in merito. Qualche nodo resta sulle concessioni portuali e in ambito rigenerazione urbana, ma non dovrebbero esserci intralci sull’esito positivo, spiega il Commissario Ue.

Ha poi spiegato che non di rado ci sono stati riferimenti all’entità del Recovery Fund italiano, nonché mugugni da parte dei cosiddetti Paesi frugali, o rigoristi (dall’Olanda in particolare), che non volevano includere sovvenzioni nel Recovery, ma solo prestiti. E sono stati contrari anche al reperimento dei fondi sul mercato. In definitiva volevano abbassare la consistenza del Fondo destinato alla ripresa economica, specie nei Paesi in cui la pandemia ha causato maggiori danni.

Gentiloni ieri ha precisato, nel corso dell’audizione alla Commissione per i problemi economici e monetari, che “gli importi forniti agli stati membri in diversi casi superano quello destinato all’Italia, specie se si rapporta alle rispettive economie. Ci sono infatti Paesi che magari in termini di importi hanno ricevuto meno, ma rispetto alle caratteristiche della loro economia presentano problemi di ‘assorbimento’ maggiore”.

E tuttavia, fa notare Gentiloni, l’ammontare dei fondi per l’Italia è piuttosto impegnativo,  pertanto la vigilanza e la valutazione dell’applicazione del Pnrr, e relativi progressi,  da parte della Commissione, sarà costante nel tempo.

L’esecutivo italiano, secondo il Commissario dell’Economia, dovrà essere responsabile del bilanciamento delle misure adottate sul Piano, in riferimento alle grandi imprese e Pmi, tra Nord e Sud del Paese.

La Commissione chiede al Governo italiano (ma anche agli altri esecutivi dei Paesi Ue), di coinvolgere nel processo di revisione le parti sociali, autorità locali e i player più rilevanti. In alcuni paesi membri si svolgono consultazioni pubbliche, per la massima trasparenza e cooperazione, e ciò non può che essere positivo, sostiene la Commissione europea.

Non tutti i Paesi, destinatari dei fondi del Recovery Fund, hanno applicato con zelo e ottemperanza il processo secondo i tempi indicati, ce ne sono perfino alcuni che non hanno chiesto i fondi assegnati, o magari solo la prima e la seconda rata, entro il giugno 2022, e altri che non hanno ancora speso un euro per il loro Pnrr.  A questo punto l’Italia è forse tra i paesi meno inadempienti.

E’ bene sottolineare che il calendario degli esborsi non è vincolante o tassativo, ma solo orientativo. Sia l’Italia che la Spagna hanno già inoltrato la terza richiesta dei pagamenti. Avendo fissato al riguardo criteri orientativi, la Commissione non considera ritardi le richieste dei pagamenti ancora sospese da parte dei paesi i cui esecutivi hanno stabilito altre programmazioni economico-finanziarie.

Gentiloni ieri alla Commissione ha accennato anche al RePowerEu, ossia il Piano dell’Unione rivolto alla transizione energetica, che si è dotato di un ‘tesoretto’ di circa 77 miliardi di euro in prestiti, ma al momento resta in programmazione, e solo a fine estate se ne fisserà la portata.