APPALTI: L’ASSALTO ALLA DILIGENZA

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

 

A leggere le novità sul codice degli appalti voluto da questo signore qui c’è da mettersi le mani nei capelli.

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Non ci saranno più limiti ai subappalti. Aziende enormi prenderanno tutto e poi faranno partire gare a ribasso tra le aziende più piccole, dove i controlli sono carenti o assenti. In un Paese flagellato da caporalato e dove si manda anche gente di 70 anni sui cantieri, immaginate l’effetto.

Poi si potranno dare appalti fino a mezzo milione di euro senza gare. Pensate nei comuni delle Regioni infestate da mafia e camorra questo cosa possa significare. E ancora: i costi degli appalti potranno lievitare quasi liberamente. Così il brigante che si è preso l’appalto perché amico del sindaco eletto con i voti della ‘ndrina locale potrà far spendere ancora di più allo Stato. E dato che può subappaltare quanto vuole farà mangiare tutti.
Siamo al disastro. Anziché vincolare le aziende che vincono a fare il loro lavoro e farlo bene, essendo talune volte anche draconiani in questo perché le truffe son continue, si dà il liberi tutti con i soldi pubblici.
È una tragedia, partirà l’assalto alla diligenza. E credetemi non c’è politicizzazione alcuna in questo giudizio ma purtroppo una drammatica verità.