VIDEOGAME. “VICTORIA 3”, COME GOVERNARE NELL’800 DIVERTENDOSI E IMPARANDO

DI LUCA BAGATIN

Con “Victoria 3”, terzo capitolo dell’ottima serie di strategici-geopolitici di epoca vittoriana per pc, la svedese Paradox Interactive (https://www.paradoxinteractive.com) è riuscita a superare sé stessa.

Iniziamo con il dire che la serie “Victoria” è unica nel suo genere, sin da quando uscì “Victoria Complete” nell’ormai lontano 2010, subito seguita da “Victoria 2” e dalle sue numerose espansioni.

Ed è una serie unica per diverse ragioni.

La prima, perché porta il giocatore ad affrontare un periodo storico trattato pochissimo nei videogame, ovvero l’800. Quell’800 vittoriano fatto di fermenti e rivoluzioni, sociali e industriali.

Un’epoca che cambierà per sempre sia la politica che l’economia del mondo.

E le cambierà sia in Europa, con l’avvento della Rivoluzione Industriale, del Risorgimento Italiano, delle Rivoluzioni sociali che sconvolgeranno tutti i Paesi europei sino ad arrivare alla Comune di Parigi, primo tentativo di governo comunista al mondo; sia nelle Americhe, con la Guerra Civile Americana e le varie rivoluzioni sociali in America Latina, che porteranno alla prima caduta dei grandi imperi ispano-portoghesi; sia in Asia, con la modernizzazione del Giappone e un primo timido avanzamento economico della Cina.

La serie “Victoria” di Paradox Interactive rappresenta tutto questo, ovvero da la possibilità al giocatore, dal 1836 al 1936, di impersonare un qualsiasi governante dell’epoca e di qualsiasi Paese del mondo.

E lo fa con accuratezza storica e grande eleganza, sia sotto il profilo dell’evoluzione del gioco, che sotto quello grafico e sonoro.

Con “Victoria 3”, dicevo, Paradox Interactive, è riuscita a superarsi, svecchiando graficamente e migliorando molto il gioco, sotto il profilo delle dinamiche.

La grafica è completamente rinnovata, con la possibilità di zoomare la cartina geografica del mondo, scoprendo numerosi particolari, come i treni a vapore che viaggiano; i contadini che trainano i carri; i monumenti dell’epoca di ogni città; la vegetazione e molto altro.

Inoltre è possibile, per la prima volta nella serie, vedere fisicamente ogni singolo governante del mondo, con tanto di movimenti della testa e del corpo.

E i governanti (oltre che gran parte dei politici con i quali avremo a che fare) sono tutti storicamente esistiti: dall’immancabile Regina Vittoria a Re Carlo Alberto di Savoia; passando per Re Luigi Filippo d’Orleans; dal Presidente degli USA Andrew Jackson sino al Papa e ai vari governanti d’Asia, Africa, Oceania e America Latina.

Ciascun governante ha caratteristiche sue proprie (riprese per molti versi anche dalla realtà storica) e sono anche queste caratteristiche che influiranno nel gioco, sia in termini di governo che di diplomazia.

Numerosissime sono le azioni che potremo compiere e la complessità del gioco è piuttosto alta, tanto che, anche volendo usufruire delle partite con il tutorial, tutto non può essere sipegato nel tutorial stesso, ma – oltre ad essere presente un esteso manuale nei file di gioco – starà al giocatore poterne scoprire le dinamiche…semplicemente giocando e imparando dai suoi errori!

Diciamo ad ogni modo che, rispetto ai capitoli precedenti, “Victoria 3” semplifica di molto le cose e permette anche il neofiti del genere di iniziare a giocare senza troppo perdersi nei vari menu e nelle varie tabelle.

L’economia e la politica del gioco sono simulate alla perfezione. Gli obiettivi sono molteplici, ma sarà il giocatore stesso a decidere quali obiettivi porsi, di partita in partita.

Potremo, ad esempio, prefissarci l’obiettivo di avere un’economia forte, oppure una popolazione particolarmente istruita. Oppure, ancora, rafforzare il nostro comparto bellico e diventare una potenza militare.

Certo, ogni Paese, ha caratteristiche differenti e tutte aderenti alla Storia. La Gran Bretagna, ad esempio, è il Paese in assoluto più forte e il piccolo sperduto Stato delle indie occidentali potrebbe certamente non competere con essa, ma, niente paura. Anche un piccolo o piccolissimo staterello, potrebbe darci le nostre soddisfazioni e permetterci di raggiungere particolari obiettivi.

Fra gli obiettivi da porsi, ad esempio, se decidessimo di scegliere il Regno di Sardegna o qualche altro Stato italiano, potrebbe esserci quello di unificare l’Italia e, a qual punto, giocare con essa.

Nessun limite è posto in “Victoria 3” e potremo decidere di rivivere o di riscrivere completamente la Storia del periodo vittoriano.

Molti sono i fattori che potranno influenzare le nostre scelte e, nel corso del gioco, numerosi saranno gli eventi casuali (politici, economici, diplomatici o sociali) difronte ai quali ci troveremo e potremo decidere come affrontarli.

Dovremo tenere conto del nostro budget pubblico (facendo attenzione a aumentare o diminuire le imposte, a ridurre le spese, a imporre dazi doganali, se necessario); la nostra burocrazia (che deve sempre essere alta, affinché tutto funzioni a dovere); del livello delle nostre importazioni e esportazioni (aprendo ad esempio nuove rotte commerciali); del nostro Prodotto Interno Lordo; del livello di influenza del nostro Paese; del livello di vita e alfabetizzazione della popolazione (la quale potrebbe anche ribellarsi contro il nostro governo e scatenare una rivoluzione); del livello della nostra autorità (che, se piuttosto alto, ci permetterà di promulgare determinati decreti, utili a implementare l’economia o altri settori).

Ma non solo. Dovremo fare attenzione ai vari “gruppi d’interesse”, ovvero dei vari rappresentanti della nostra società. Fra questi, ad esempio, gli industriali; le classi rurali; la piccola borghesia; il clero; le forze armate e i vari partiti politici nei quali questi “gruppi d’interesse” potrebbero riunirsi.

Periodicamente, a meno che noi non siamo una monarchia assoluta, si svolgeranno le elezioni e tali partiti potrebbero conquistare la maggioranza in Parlamento.

Una volta svolte le elezioni, starà a noi tentare di formare un governo, sulla base della maggioranza parlamentare. E, quindi, tentare di far approvare o abrogare determinate leggi, che a loro volta influenzeranno l’andamento sociale, politico o economico del nostro Paese.

Nel corso del gioco, oltre a gestire ogni aspetto relativo all’economia e alla politica (giungendo persino a cambiare forma di governo, volendo), ovviamente con gli occhi puntati sull’approvazione o disapprovazione dei vari “gruppi d’interesse” e sui vari indicatori economici e sociali, potremo accedere alla diplomazia e avere rapporti con altri Paesi.

Stringere con loro accordi commerciali, alleanze, tentare di influenzarli o…litigare con loro e incorrere in guerre.

Anche la possiblità di intervenire diplomaticamente in crisi internazionali è un aspetto possibile e divertente. Per quanto, in generale, un po’ come nella Storia reale, incorrere in guerre, con il rischio che divengano delle vere e proprie guerre mondiali, andrebbe piuttosto scoraggiato, in quanto il tutto potrebbe portare a danneggiare la nostra economia e creare malcontento popolare e fra i vari “gruppi d’interesse”.

Un apparato militare forte, ad ogni modo, non guasta mai, anche perché, essere militarmente forti, potrebbe essere utile per pesare maggiormente nel caso di crisi diplomatiche internazionali o di controversie con altri Paesi.

E qui, c’è da dire che, “Victoria 3”, a differenza dei capitoli precedenti, semplifica molto le cose.

Innanzitutto le truppe militari non sono più fisicamente visibili sulla mappa e non saremo più costretti a inviarle fisicamente noi al fronte, rischiando di perdere un mucchio di tempo a capire dove sono finite e dislocate le varie truppe. Sarà, infatti, sufficiente clikkare su uno dei nostri Comandanti e inviarlo direttamente al fronte di guerra che ci interessa. E, con pochi semlici click, decidere se far avanzare le truppe da lui comandate, oppure porle in assetto difensivo.

Se c’è chi potrebbe storcere il naso relativamente a questo cambiamento nel gioco, perché magari trovava carino vedere le sue truppe schierate in battaglia (un po’ come avviene nella serie Paradox “Hearts of Iron” o nei vari capitoli di “Crusader Kings”), personalmente ho trovato tale semplificazione un miglioramento.

E ciò per due ragioni: innanzitutto, se devi ad esempio combattere in qualche colonia sperduta, non sarai più costretto a dover imbarcare le tue truppe e farle sbarcare a chilometri di distanza dal tuo Paese, ma con un semplice click farà tutto il tuo Comandante. In secondo luogo perché l’eccessiva quantità di truppe sulla mappa rallentava molto il gioco in termini di prestazioni, oltre che rendeva le battaglie particolarmente confuse.

Da dire che, in ogni caso, la serie “Victoria” non è pensata come gioco di guerra e di conquista, ma come strategico fondato essenzialmente su economia, politica e diplomazia.

Del resto, anche in epoca vittoriana, le guerre erano spesso limitate e circoscritte e economia, politica e diplomazia erano privilegiate. Dunque, anche tale aspetto di “Victoria 3” simula molto la realtà storica.

Migliorato anche l’albero delle tecnologie di ogni Paese, adesso reso molto più chiaro e graficamente più pulito.

E, uno degli aspetti più belli del gioco, è l’evoluzione fisica stessa delle città e delle campagne, che si evolveranno, nel corso dei 100 anni che il gioco andrà a coprire, con possibilità anche di costruire ferrovie, porti, cantieri navali, fabbriche e nuovi monumenti, oltre che ampliare gli edifici già esistenti.

In generale, il restyling grafico e la razionalizzazione dei vari menu di gioco, in “Victoria 3”, si fanno molto sentire e vanno totalmente apprezzati, a mio avviso.

Posso dire che, vista la complessità della serie (soprattutto per i neofiti di questo genere di giochi), “Victoria 3” è in assoluto il migliore, non solo in termini grafici, ma anche di apprendimento del gioco stesso e delle sue varie dinamiche, che giungono a spiegare e far comprendere dinamiche economiche dell’epoca (ma, per molti versi, anche dell’epoca attuale) spesso non così semplici.

Comprendere, ad esempio, come incrementare il Prodotto Interno Lordo di un Paese (soprattutto ottocentesco), non è certo una cosa che ti aspetteresti di trovare in un videogioco, ma “Victoria 3” te ne da la possibilità e in modo relativamente semplice.

Certo, la curva di apprendimento del gioco è alta. Quindi, coloro i quali vorranno cimentarvisi, dovranno prendersi tutto il tempo necessario ad approfondirlo e a comprenderne bene le dinamiche.

Il tempo speso, ad ogni modo, sarà ampiamente ripagato, perché diventare un governante provetto di epoca vittoriana non è cosa che capita tutti i giorni!

Pur rimanendo un prodotto videoludico, “Victoria 3” e tutta la serie “Victoria”, oltre che un po’ tutti i giochi Paradox Interactive, hanno in qualche modo sempre un fondo didattico e possono essere molto utili per approfondire la Storia o per conoscerla un po’ meglio, oltre che per comprendere numerose dinamiche economiche, politiche e sociali.

Certo, non sono giochi che potranno appassionare i pre-adolescenti, ma sono di sicuro interesse per tutti gli appassionati di strategici puri e storici.

L’unica vera pecca rimane il fatto che Paradox si rifiuta inspiegabilmente di tradurre i suoi giochi in italiano. Per cui, se non conosci una qualsiasi lingua straniera (compreso il turco e il cinese semplificato, le cui traduzioni sono presenti) non potrai assolutamente goderti questo gioco e dovrai attendere, come avviene solitamente un po’ per tutti i giochi Paradox, delle tradizioni amatoriali che verranno rilasciate più avanti (appena ci saranno, appunto, amatori italiani che avranno tempo e voglia di tradurlo e di caricare i file di traduzione nel workshop di Steam dedicato al gioco, che solitamente sono scaricabili gratuitamente).

Per quanto riguarda il comparto musicale, invece, è impeccabile. Bellissime musiche originali di sottofondo (anche ottimamente cantate) che ci fanno immergere nell’atmosfera ottocentesca e vittoriana e, zoomando nelle varie città o campagne, è possibile ascoltare i rumori dei macchinari, dei treni, dei gabbiani e delle persone che lavorano.

Per poter essere giocato è necessario un pc con sistema operativo Windows 10; con minimo 8 GB di RAM; una scheda video di fascia alta e 10 GB di spazio libero su disco fisso.

E’ acquistabile su Steam al seguente link e sono previste, in futuro, come da tradizione Paradox, delle espansioni da poter acquistare separatamente: https://store.steampowered.com/app/529340/Victoria_3/

Luca Bagatin