MORTE ISPETTORE  FILIPPO RACITI: PARLA L’AVVOCATO LIPERA DIFENSORE DI SPEZIALE  DEL  SERVIZIO DELLE IENE

DI PATRIZIA ING. LASSANDRO

I fatti risalgono al 2 febbraio del 2007 ma il dibattito è ancora molto acceso. Quella fredda notte d’inverno ha perso la vita l’Ispettore Capo Filippo Raciti, durante gli scontri con gli ultras dopo il seguitissimo derby tra Catania e Palermo. Per questo omicidio è stato condannato a 14 anni di carcere in primo grado poi ridotti a sei, Antonino Speziale che all’epoca dei fatti aveva appena 17 anni.

In un servizio delle Iene andato in onda il 22 ottobre 2020 i fatti suddetti vengono snocciolati in maniera critica  e commentati dettagliatamente alla luce di diverse prospettive così come narrato dai diversi professionisti intervistati.

Il video è visibile sul sito delle Iene ed ha già un numero elevato di visualizzazioni, che stanno ad indicare l’interesse ancora acceso per l’accaduto.

Il Capo della Polizia Franco Gabrielli ha incontrato il 23 ottobre 2020 Fabiana Raciti, figlia dell’ispettore Filippo Raciti. Nel corso di queso incontro avrebbe ribadito la vicinanza della Polizia alla famiglia di Raciti, affermando: «Se qualcuno vorrà legittimamente presentare nuovi elementi che possano promuovere una revisione del processo è corretto che lo faccia nelle aule di giustizia e non nelle trasmissioni televisive la Polizia non ha bisogno di capri espiatori e non può accettare che una vicenda così dolorosa, che ha avuto la conferma di un giudizio definitivo, possa essere messa in discussione, in pochi minuti, con una ricostruzione parziale e una parvenza di verità per giunta pregiudiziale».

A tal proposito l’Avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Antonino Speziale e protagonista del servizio delle Iene, ha dichiarato durante un’intervista condotta da l’ing. Lassandro Patrizia per Olnews che: « È notorio che i giornalisti si dedicano spesso a casi giudiziari “irrisolti” perché quando un processo è indiziario e ci sono addirittura prove di innocenza i reporter spesso ci commentano  sopra, pertanto, non capisco questa indignazione, forse perché il morto era un poliziotto, fosse stata un’altra persona qualsiasi il Capo della Polizia forse non sarebbe mai intervenuto.  Io penso che in una democrazia ci deve essere la libertà di stampa assoluta».

L’ing. Lassandro Patrizia chiede al procuratore legale di Antonino Speziale un commento circa la condanna inflitta ad Antonino Speziale di sei anni e l’avvocato risponde con tono deciso: «Non è questione della pena se sia alta o se sia bassa, il problema è che per me Speziale è innocente, totalmente innocente, fra l’altro che ci sia stata un’impostazione accusatoria sbagliata lo rileva anche la sentenza, ancor che ci sia una condanna, ma lo rileva la sentenza perché l’accusa parte come omicidio volontario e solo in sede di requisitoria l’omicidio volontario viene degradato in omicidio preterintenzionale e guarda caso anche  un altro P.M. nel processo in Corte d’Assise, perché il coinputato Micale Daniele è maggiorenne, pure lui addiviene alla stessa conclusione, forse si parlavano tra di loro i due P.M., comunque tutt’è due in sede requisitoria chiedono l’omicidio preterintenzionale. Il Tribunale per i minorenni e la Corte d’Assise per i maggiorenni sentenziano la condanna per  omicidio preterintenzionale. Chi vuole è libero di pensare ciò che vuole ma questi sono fatti non sono ipotesi».

Avvocato, quindi il servizio delle Iene potrebbe corrispondere a verità? L’avvocato Lipera risponde: «Verità assoluta».