CIRO RICORDA MARIA PAOLA: “LA MIA PICCOLA GRANDE DONNA”

DI CLAUDIA SABA

Ciro, a un mese dalla morte della sua fidanzata Maria Paola, scrive una lettera per ricordarla.
Per demonizzare il dolore di una morte tanto ingiusta e atroce.
Maria Paola, uccisa dal fratello Antonio mentre viaggiava sul motorino con Ciro, a lui non gradito e da cui voleva separarla.
Caino che uccide Abele. Non è soltanto una storia scritta per caso in un libro sacro.
È realtà. Una realtà disumana sempre più frequente tra umani senza umanità.

“Piccola mia, oggi è un mese senza di te, un mese che sento molto la tua mancanza, fino in fondo all’anima. Mi manchi completamente, mi manchi. Vorrei dare la mia vita per te, per farti ritornare. Come vorrei che fossi qui con me, per stringerti forte, forte a me. Ogni giorno ti penso amore mio, ogni giorno. Sei sempre stata la parte MIGLIORE di me, sempre. Mi mancano i tuoi atteggiamenti da bambina, sopratutto i tuoi occhi. I miei bellissimi occhi marroni. Mi manca tutto, gli abbracci, il tuo sorriso che splende. Come vorrei addormentarmi con te e svegliarmi di nuovo.
Eravamo due bambini felici. Tu sei la mia PICCOLA GRANDE DONNA. l’unica che colma i miei umori. Volevo darti di più., ma la vita è stata crudele. Vita mia, noi abbiamo vinto contro tutti. Solo la morte ci ha separati. Ma solo fisicamente.. Finché avrò vita ti amerò. Nessuno prenderà il tuo posto, te lo prometto”