“DEL GRECO: JOHNNY LO ZINGARO È IL PIÙ PERICOLOSO DI TUTTI”

DI UMBERTO SINISCALCHI

Lui, che lo conosce bene, non esita a definirlo “il più pericoloso criminale in circolazione”.
Antonio Del Greco, 67 anni, una vita in polizia, la notte del 23 marzo 1987 riuscì a mettere le manette a Johnny lo zingaro.
“Un pazzo furioso”, dice Del Greco ai microfoni di “Radio Radio”. “Sarebbe capace di uccidere perché lo hai guardato male”.
Del Greco se ne intende. Dal “canaro” alla banda della Magliana, al delitto Cesaroni, ai casi più spinosi degli ultimi 35 anni, l’ex dirigente generale della polizia ripensa a quella notte, a Johnny che sparava all’impazzata, alla cattura. E aggiunge: “Se un mafioso è pericoloso 10, lui è 100”.
Non pensa che il carcere possa averlo cambiato? “Macché”, Del Greco ne è sicuro. “È il suo habitat naturale, è una vita che sta dentro. Si che i detenuti hanno paura di lui. E lui vuole scappare”.
A proposito del “permesso premio”, Del Greco non sa darsi una risposta. “Peraltro”, spiega, già 3 anni fa era evaso sempre grazie ad un permesso. A quelli come lui bisogna stare attenti”.
Intanto il ministro della Giustizia, Bonafede, ha disposto un’indagine interna per capire se Johnny avesse i requisiti per il permesso.
È caccia all’uomo in Sardegna e non solo. Johnny lo zingaro potrebbe aver lasciato l’isola (era detenuto a Sassari) e una cosa è certa: non si farà prendere facilmente