Netanyahu e Trump: la coppia che può incendiare il mondo

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Tiziana Ferrario da ARTICOLO VENTUNO –

Con l’ingresso degli USA nella guerra tra Israele e Iran si è aperta la fase più pericolosa dell’ultimo decennio in Medio Oriente. Un tragico destino ha fatto sì che due lunatici come Netanyahu e Trump si trovassero contemporaneamente a guidare due Stati strategici e interconnessi per gli equilibri mondiali: il piccolo Stato di Israele e la superpotenza Stati Uniti. Una combinazione esplosiva nel vero senso della parola.

Netanyahu ci aveva provato ogni volta a trascinare i presidenti americani nella sua follia distruttiva contro l’Iran, ma l’unico che gli ha dato retta è stato Trump. Nella notte, dopo gli attacchi ai siti nucleari iraniani, si sono fatti i complimenti a vicenda con due discorsi surreali, incuranti delle conseguenze che la loro azione possa scatenare in tutto il Medio Oriente.

Non c’è una strategia per il dopo, ma a loro non interessa, basta distruggere come abbiamo visto fare a Gaza. Uno è guidato dal suo deficit di attenzione e da un pericoloso narcisismo, l’altro dal desiderio di restare al potere il più a lungo possibile per evitare processi vari per corruzione.

Sono ore drammatiche, con i governanti del mondo che si telefonano, fissano riunioni, fanno dichiarazioni invitando alla de-escalation. Nessuno sa cosa possa accadere di peggio, mentre i missili cadono su Israele e Iran, che in questa guerra ha dimostrato di essere in grado di bucare lo scudo protettivo sul cielo israeliano.

Abbiamo visto missili lanciati da migliaia di km di distanza cadere su Tel Aviv e Haifa come mai in passato. Netanyahu non è stato in grado di proteggere il suo popolo il 7 ottobre, prevenendo l’attacco di Hamas con la drammatica strage di 1200 civili e la presa di ostaggi; Netanyahu non è in grado di proteggerlo ora con questa folle avventura contro l’Iran.

Spero di sbagliarmi, ma questa strana coppia, Netanyahu-Trump, non promette niente di buono al mondo e può portare solo guai più grandi per tutti noi. Del resto, il regime iraniano non è guidato da democratici pacifisti, anche se Khamenei e i Pasdaran comunque non hanno mai bombardato Israele.

La storia ci insegna che i regimi non si cambiano con le bombe lanciate a migliaia di km di distanza. Serve mandare soldati sul terreno e avere un’opposizione interna armata e organizzata. Vedete niente di simile in giro? Chi è pronto a invadere l’Iran?

Tristi memorie affiorano alla mente ripensando al fallimento dell’occupazione dell’Iraq, che ha portato alla nascita dell’Isis. Trump ambisce al Nobel per la pace, ma non sarà bombardando l’Iran che lo otterrà. Netanyahu lo sta portando dritto all’inferno, risvegliando i demoni più feroci della regione.

“La democrazia non nasce dalle bombe”, ha detto proprio ieri, intervistata dal CorriereNarges Mohammadi, premio Nobel per la pace.

“La guerra non porta mai nulla di democratico, né diritti umani, né libertà.”

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Articolo di Tiziana da

22 Giugno 2025