Oggi abbiamo una nuova conferma: anche Ciro Pellegrino, giornalista di Fanpage, è stato spiato tramite lo spyware Graphite

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Sandro Ruotolo dalla sua pagina FACEBOOK –

Oggi abbiamo una nuova conferma: anche Ciro Pellegrino, giornalista di Fanpage, è stato spiato tramite lo spyware Graphite prodotto dalla società israeliana Paragon. 

A dircelo è Citizen Lab, il centro di ricerca dell’Università di Toronto che si occupa di cybersicurezza e sorveglianza digitale, con un’analisi forense che non lascia spazio a dubbi.
E c’è un terzo giornalista, questa volta europeo, molto importante che preferisce mantenere l’anonimato, e sul quale non ci sono dubbi che sia stato spiato anche lui.
Ciro Pellegrino è il secondo giornalista della redazione di Fanpage ad essere intercettato, dopo il direttore Francesco Cancellato. Entrambi spiati, entrambi schedati, entrambi presi di mira mentre svolgevano un lavoro di inchiesta.

Non si tratta più di ipotesi. È un fatto

Chiediamo al Copasir di riaprire il caso Paragon. Nella sua relazione, il Comitato aveva previsto esplicitamente la possibilità di un supplemento d’indagine in presenza di novità rilevanti, in particolare riguardanti giornalisti: “Il Comitato si riserva la possibilità di svolgere ulteriori approfondimenti […] su eventuali profili di competenza in relazione a presunte intrusioni in dispositivi mobili rese note da altri due giornalisti.”

Ebbene, la novità c’è. Ed è clamorosa

Vogliamo sapere perché due giornalisti italiani sono stati spiati. Chi ha autorizzato l’uso di questo spyware? Per conto di chi? E a quale scopo?
È fondamentale che il Copasir convochi i due cronisti coinvolti, ma anche i rappresentanti istituzionali della stampa: il presidente e la segretaria della Fnsi e il presidente dell’Ordine dei giornalisti.

Il caso dunque non è chiuso. Anzi, si allarga

Citizen Lab ha tracciato un’infrastruttura operativa che dimostra come non si tratti di episodi isolati, ma di una campagna sistematica di sorveglianza. Coinvolto anche un terzo giornalista europeo – di primo piano – il cui dispositivo è stato infettato dallo stesso spyware.
Secondo Meta, 61 utenze sono state colpite in 17 Paesi europei. Apple stima che l’uso di spyware come Graphite coinvolga fino a 150 Paesi. Quanti tra questi sono giornalisti, oppositori politici, attivisti della società civile?

È una questione italiana e insieme europea, che riguarda la libertà di stampa, la privacy dei cittadini, la tenuta democratica degli Stati.

Lunedì ne discuteremo in plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo. Intanto, la Commissione europea ha risposto alla mia interrogazione parlamentare sul caso: condanna ogni accesso illegale ai dati dei cittadini, soprattutto se colpisce giornalisti, attivisti e oppositori politici. E sottolinea di essere a conoscenza delle attività della società Paragon.
Serve verità. Serve trasparenza. Lo dobbiamo ai giornalisti coinvolti e a ogni cittadino europeo.
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