DA REDAZIONE
Barbara Scaramucci da ARTICOLO VENTUNO –
Foto da TG5
Sono passati esattamente 60 anni da quando arrivò in Italia un 45 giri, un singolo ovviamente in vinile, destinato a diventare leggenda: Barbara Ann, dei Beach Boys. La coincidenza del nome lo rende per me indimenticabile, ma i Beach Boys restano indimenticabili nel mondo perché fanno parte della storia della musica. Con loro è iniziata l’era del pop americano, che raccontava di spiagge piene di sole e di ragazzi, di chitarre, di notti in spiaggia, di capelli biondi, di fiori, di allegria.
Quelle musiche arrivarono in Europa e costruirono il mito della California, dove si faceva già surf, dove nasceva la cultura hippy, dove tutto era molto alternativo, aperto, rivoluzionario. Oggi la California è sotto assedio da parte de governo centrale, un paradosso, un ribaltamento dei ruoli. La California che vediamo in queste ore non ricorda neanche un po’ quella che sognavamo sei decenni fa, ragazzini ingenui sicuri che il mondo sarebbe stato sempre migliore, sempre più felice.
E oggi se ne va il fondatore di quel gruppo, l’anima, anzi il suono, dei Beach Boys, Brian Wilson, che con i fratelli, un cugino e un compagno di scuola formò il gruppo e diventò leggenda. Abbiamo cavalcato le onde dell’oceano della California con quella musica pazzesca che oggi fa capire alla mia generazione di essere stata incredibilmente fortunata.
Oggi, giorni in cui viene creata ad arte una tensione che non esiste, una invasione che non c’è, una rivolta che viene combattuta prima ancora che cominci. Una terra fantastica, la più creativa del mondo, che ora viene usata come prova generale di uno stato di polizia, perché è questo che Trump vuole far diventare gli Stati Uniti. Ed è questo che piace tanto alle destre europee, a cominciare dal nostro governo.
Come erano più belli gli anni del “California Dreamin’!”
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Articolo di Barbara Scaramucci dalla redazione di
12 Giugno 2025