DA REDAZIONE
Da ARTICOLO VENTUNO –
Dopo sei mesi di silenzio, finalmente una voce.
Alberto Trentini, il cooperante veneziano detenuto in Venezuela da oltre sei mesi, ha finalmente potuto parlare con la sua famiglia. Una telefonata tanto attesa che ha restituito un filo di speranza dopo mesi di angoscia e incertezze.
Nel corso della chiamata, Alberto ha rassicurato i familiari sulle sue condizioni di salute: ha confermato di avere accesso ai farmaci di cui ha bisogno e, nonostante la lunga – e profondamente ingiusta – detenzione, ha espresso parole di speranza, ribadendo il desiderio di tornare presto in Italia.
Questa telefonata è il risultato di un lungo e silenzioso lavoro di mediazione e dell’instancabile impegno della sua famiglia, che, con l’Avv. Alessandra Ballerini, in questi mesi ha lottato instancabilmente.
Le associazioni di volontariato, gli amici e le amiche da ogni parte del mondo si sono prodigati per tenere alta l’attenzione su Alberto, i media che hanno ospitato gli appelli della mamma, hanno esercitato la pressione mediatica necessaria per muovere i passi istituzionali che oggi hanno portato alla prima fragile vittoria. Qualcosa si muove.
Speriamo che la prossima telefonata sia quella che annuncia la liberazione di Alberto.
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Dalla Redazione di
16 Maggio 2025