DI LEONARDO CECCHI
Il valore delle istituzioni è sotto zero
L’invito a disertare il voto, in un Paese flagellato dall’astensionismo, te le puoi aspettare da un ministro, un deputato, un senatore. Sempre successo, in realtà.
Se però a farlo è la seconda carica dello Stato, significa che ormai il valore delle istituzioni è sotto zero. Ed è sotto zero a causa di persone così, che a quel livello ce l’hanno portato a spintoni.
A causa di gente che ha letteralmente svuotato di ogni significato i vertici dello Stato, riducendoli a caselle da occupare e spartire tra questo o quel partito.
Senza scrupoli
Non c’è più prima, seconda o terza carica dello Stato, né funzioni diverse, protocollo o grammatica istituzionale, e quindi scrupoli ad agire differentemente a seconda di dove si siede, ma solo un’unica, grande domanda alla base delle differenze tra i vari ruoli: da dove posso colpire meglio i miei avversari?
La Russa si è risposto: dal Senato, e così l’hanno fatto Presidente.
Tempi bui davvero.
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Leonardo Cecchi
