La misura è colma

DI MARIO IMBIMBO

 

La misura è colma

Dopo la vicenda della Taverna Santa Chiara la misura è colma. Il giochino di dare dell’antisemita a chi condanna Israele e le politiche di sterminio verso i palestinesi del criminale Netanyahu non funziona più.
E chi se non Peppe De Cristofaro, che come tutti i napoletani si è sentito particolarmente offeso dalla vicenda accaduta a Nives Monda, poteva finalmente e magistralmente rompere questo indegno giochino.
“Non ne posso più. Non ne posso più anche a seguito di alcune vicende che sono accadute nella mia città nel corso degli ultimi giorni. Ma davvero non accetto, non accetto più che si possa tacciare chi contesta e combatte le politiche dello Stato d’Israele come antisemitismo, non lo accetto più.
Io mi sono formato sui libri di Primo Levi, mi sono formato sulle pietre d’Inciampo, mi sono formato su quella Storia, la ritengo parte della mia vita e non mi faccio dire da chi non ha nemmeno la forza di dirsi antifascista e magari è anche erede del vecchio, diciamo così, tempo che fu, e magari, diciamo così, fa ancora il saluto romano, non me lo faccio dire che sono antisemita. Non me lo faccio dire.
L’antisemitismo non c’entra a nulla con quello che sta accadendo al popolo palestinese.
Vergognatevi quando usate queste categorie. Venite in quest’aula, confrontatevi con noi, ma confrontatevi soprattutto con tutto il mondo.”
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Conosco Peppe da quando io ero un 18enne neo iscritto ai Giovani Comunisti e lui il responsabile napoletano dello stesso Movimento interno alla allora Rifondazione Comunista.
Ne abbiamo fatta di strada, e ne abbiamo mangiato di pane duro, e incassate di sconfitte. Ma Peppe resta, ed oggi lo ha dimostrato a tutti, uno dei pochi e migliori esempi di quella lunga cultura di sinistra che è patrimonio di questo paese e che questa becera destra e questi tempi cupi e di guerra non potranno mai sporcare.
Grazie Peppe, ti arrivi ora il mio abbraccio prima di potertelo, spero presto, dare di persona!!!
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Mario Imbimbo