Sono straordinari…

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Sono straordinari. Non c’è altro aggettivo: s-t-r-a-o-r-d-i-n-a-r-i

Perché dato che il tema dei salari bassi è diventato un problema così abnorme da star costringendo persino la destra a doverlo in qualche modo affrontare, la Lega se ne esce oggi con un DDL sul lavoro per “risolvere il problema”.

Un DDL “modernissimo”

Il paradigma pensato dal duo Salvini-Durigon è modernissimo: intanto si torna alla scala mobile per l’inflazione e si fanno gabbie salariali tra città e provincia.
Una scala mobile fatta, integralmente, a spese dello Stato, con la sottile differenza che rispetto a quarant’anni fa non possiamo più fisicamente stampare moneta, quindi i soldi li troveremo nel campo dei miracoli.
Seguono le gabbie salariali con defiscalizzazioni di fringe benefit e altri incentivi per le città, così agevoleremo lo svuotamento delle province, rendendo le aree metropolitane sempre più caotiche.

Un colpo da maestro

Poi c’è un colpo da maestro: per gli imprenditori, assumere un under 30 sarà convenientissimo, poiché vi sarà esenzione al 100% degli oneri contributivi per tre anni, più altri benefit. Ma – qui il genio – dopo soli due, il datore di lavoro potrà licenziarli. Così le imprese andranno a ciclo continuo assumendo e licenziando under 30 a rotta di collo, godendo di forza lavoro scontata e non stabilizzando nessuno.
Ovviamente l’intera riforma costa ZERO alle imprese e va solo a carico dello Stato. Ci manca solo che si faccia pagare qualcosa ai ricchi!

Tutto questo SOLO per impedire l’introduzione del salario minimo.

Questo catamarano normativo inutile, pesante, arzigogolato e obsoleto si poteva evitare con un DDL di mezza pagina, introducendo il salario minimo.
Ma ci manca solo andare a carico di chi si arricchisce sulla pelle della gente. Figuriamoci.
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Leonardo Cecchi