Arriviamo a Roma in Piazza Vittorio

DI GIORGIO CREMASCHI

GIORGIO crEMASCHI

 

Arriviamo a Roma in Piazza Vittorio

Sono anche io in arrivo a Roma, come tante e tanti, per la manifestazione che parte alle 14 da Piazza Vittorio
Con quegli estremisti che non vogliono più la NATO, colpevole del riarmo e della guerra e che non capiscono perché dire questa semplice verità venga considerato “divisivo”.
Con quei settari che non vogliono manifestare assieme a chi sta con il PD, che ha appena votato di usare per le armi i soldi del PNRR.
Con quei complici di Putin che non vogliono inviare armi in Ucraina e considerano questo invio una gravissima violazione della Costituzione, permessa dal Presidente Mattarella.
Con coloro che sono giudicati soci di Hamas perché sostengono la Resistenza Palestinese anche armata e giudicano Israele uno stato terrorista genocida, con il quale rompere ogni relazione ed verso il quale attuare ogni boicottaggio.
Con quei nemici dell’Europa che non vogliono sentir parlare di riarmo e anche di difesa comune e esercito europei, che sono la stessa cosa.
Con quei populisti o peggio ancora comunisti che giudicano la UE uno strumento del capitalismo liberista e della guerra e che pretendono Stato sociale, più salari e più diritti.
Con quei disfattisti che considerano l’Occidente imperialista in crisi pericoloso per sé e per gli altri; e per questo sostengono chi si oppone ad esso e alla sua marcia verso la terza guerra mondiale.
Con quegli antifascisti militanti che osano chiamare fascista il governo Meloni e le sue fascistissime leggi come il Decreto Sicurezza.

Insomma in Piazza Vittorio incontrerò pessima gente

Come i portuali di Genova, i NOTAV , gli studenti palestinesi e quelli italiani che si son presi manganellate, i lavoratori che ieri hanno scioperato contro la guerra, militanti e organizzazioni che non hanno mai smesso di lottare contro la guerra e i suoi complici, chiunque fosse al governo.
Con tutta questa pessima gente mi troverò benissimo perché ho l’onore di essere uno di loro.
Ci vediamo in Piazza Vittorio.
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Giorgio Cremaschi