Colpire un ospedale è un crimine, ma lui può farlo…

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Ha ragione

“Noi colpiamo strutture del programma nucleare, loro colpiscono un ospedale, dove la gente non può nemmeno scappare. Questa è la differenza tra noi e questi assassini”.
Questa dichiarazione è di Netanyahu, riferito alla risposta dell’Iran al suo attacco contro Israele.

Ha ragione

gli ospedali non dovrebbero essere obiettivi da colpire. Ha ragione.
I civili dovrebbero avere almeno la possibilità di fuga. Ha ragione.
Bene, ora, però, il presidente Netanyahu comprenderà se lo definiamo assassino della peggiore specie, criminale di guerra e autore del genocidio di questo secolo. Perché lui non ha colpito un ospedale a Gaza ma lì ha distrutti tutti con i malati all’interno, compresi neonati in incubatrice.
Perché lui ha massacrato decine di migliaia di bambini e continua a farlo ogni giorno.
Tra ieri sera e stamattina sono stati trucidati altri diciannove palestinesi denutriti in fila per un pacco di farina.
Ma lui può farlo perché ha l’approvazione dei leader del mondo occidentale che parlano a vanvera ma si guardano bene dall’agire concretamente per fare cessare l’azione del loro amico assassino.
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Barbara Lezzi