Una follia inutile e dannosa

DI NICOLA FRATOIANNI

 

Una follia inutile e dannosa.

Quello che serve all’Italia e ai giovani non sono più armi ma la sicurezza di un lavoro stabile e pagato bene, una sanità pubblica gratuita e che funziona, scuole che non cadano a pezzi e classi con meno alunni, mezzi di trasporto economici e una casa dove poter vivere senza spendere metà stipendio. Questa è la vera sicurezza.
Qui sotto la mia intervista di oggi ad Avvenire , buona lettura!
❓Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, invoca un consistente aumento delle spese militari da parte degli Stati membri. Cosa ne pensa?
🎙️ Se non fosse il segretario generale della Nato verrebbe da pensare di trovarsi di fronte a un pazzo. Il suo discorso sembra prepararci allegramente alla terza guerra mondiale. Trovo folle l’impianto di questa politica, che punta addirittura al 5% del Pil, una cifra enorme. Continuo a pensare che non ci sia niente di più falso del detto che circola insistentemente in questi giorni: se vuoi la pace prepara la guerra. Credo sia vero il contrario: se vuoi la pace devi preparare la pace e penso che il mondo nel quale la corsa agli armamenti cresce senza freni, come accaduto negli ultimi anni, non sia un mondo sicuro. Non a caso guerre, conflitti e tensioni si sono moltiplicate.
❓Uno dei motivi addotti per il riarmo è il timore di un attacco russo, lei crede che Mosca possa attaccare l’Europa?
🎙️ No, ma credo che da parte di Putin – ma se è per questo anche da parte di Trump e dei loro amici delle destre nazionaliste in Europa – ci sia l’obiettivo di far saltare l’Ue. Non per via militare, ma elettorale, conquistando spazi di consenso passo dopo passo e favorendo un nazionalismo pericoloso e regressivo. Del resto Steve Bannon lo ha dichiarato esplicitamente. L’Europa è un grande ostacolo all’autocrazia, perché è lo spazio in cui potenzialmente può esserci un’alternativa solida a queste destre, sul piano dei diritti sociali, dell’ambiente e della democrazia. La guerra che temo è la guerra ibrida, che si gioca sul terreno del controllo delle piattaforme digitali, dei dati e della disinformazione. Ma anche la guerra commerciale scatenata da Trump con i dazi.
❓E cosa la spaventa?
🎙️ Il fatto che oltre a quello economico, i dazi hanno un obiettivo evidente: indebolire i vincoli e le regole che limitano la capacità di accumulazione del profitto da parte delle grandi multinazionali americane. L’Europa dovrebbe fare esattamente il contrario: investire sulla sicurezza sociale, sui diritti del lavoro e sulla transizione energetica. È qui che si gioca la tenuta del Continente, altro che spesa militare, peraltro prospettata in una misura del tutto insostenibile per un Paese come il nostro.
❓Molti osservano che senza un esercito potente non si conta abbastanza e si è esclusi dai tavoli internazionali. Non crede sia così?
🎙️ Penso che questo approccio sia pericoloso. Indica un mondo nel quale diventa normale immaginare che i conflitti legati agli interessi economici si affrontino sul terreno della forza militare. L’affermazione di questa prospettiva non solo nega, ma dichiara la fine di ogni possibile ricorso al diritto internazionale che non abbia come unico elemento la ragione del più forte. Penso che si debba andare nella direzione opposta. Penso a uno degli ultimi appelli di papa Francesco, quando nel pieno del dibatto sul Rearm-Eu invocava il disarmo.
❓Meloni intende pero centrare l’obiettivo del 5% entro il 2035. Che ne pensa?
🎙️ Trovo sconcertante e molto grave il fatto che assuma questo obiettivo per il Paese e che pretenda di farlo in un tempo così lungo. Sta vincolando le prossime generazioni a una sua scelta arbitraria.
❓E secondo lei cosa spinge la premier in questa direzione?
🎙️ Da un lato c’è il suo rapporto con Trump e la pretesa di costituirsi in Europa come principale punto di appoggio di Washington. Dall’altro c’è il fatto che è un’alleata stretta di Trump e delle destre nazionaliste europee e quindi, in un certo senso, è naturale che sostenga questo impianto.
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Nicola Fratoianni e Sinistra Italiana