Restituite tutto

DI NICOLA FRATOIANNI

 

Restituite tutto

Il “fiscal drag”

Uno dei motivi per cui gli stipendi e le pensioni sono sempre bassi in Italia si chiama “fiscal drag”. Proviamo a spiegare cos’è.
Il “Fiscal Drag” è una specie di rapina ai lavoratori dipendenti, mascherata da regalo.
Giorgia Meloni non vuole che se ne parli.
Giorgetti nasconde i dati reali e spera che i cittadini non capiscano cosa sta succedendo alle loro buste paga.
Noi di Alleanza Verdi Sinistra pretendiamo che il Ministero delle Finanze pubblichi i dati. Lo abbiamo chiesto anche oggi con una interrogazione ufficiale.
Ma di cosa si tratta?
Prendiamo l’esempio di un operaio metalmeccanico.
Il suo stipendio mensile a maggio del 2024 è di 1807,88€ netti. A giugno 2024 riceve un aumento di 123€ mensili. Il suo stipendio diventa di 1930,97€.
Nel 2025, dopo la riforma fiscale del Governo, i 123€ di aumento del nostro operaio si trasformano in 52€ netti.
Questo perché l’aumento contrattuale del nostro operaio è stato tassato del 57,72%.
Perche?
Perché l’Irpef è, per fortuna, una tassa progressiva: più aumenta il reddito, più aumenta il peso delle tasse in percentuale.
Il problema è che lo stipendio del nostro operaio NON è aumentato davvero, perché nel frattempo l’inflazione (cioè l’aumento dei prezzi) in 3 anni si è mangiata il 17% del suo valore.
Risultato?
Il nostro operaio ha perso una parte dello stipendio a causa dell’aumento dei prezzi e un’altra parte a causa dell’aumento delle tasse (causato dal piccolo aumento del salario).
Ma com’è possibile?
Giorgia Meloni non ha tagliato le tasse sul lavoro dipendente?
Qui viene il bello! (o il brutto, dipende dai punti di vista…).
Con una mano la riforma di Giorgia Meloni ha tagliato 17,6 miliardi di tasse ai lavoratori dipendenti. Ma con l’altra mano lo stesso governo, secondi i calcoli di alcuni esperti, ha incassato 17 miliardi grazie al fiscal drag, cioè grazie a quel meccanismo di maggiore tassazione sugli aumenti salariali, che ho provato a spiegarvi più sù.
Fanno finta di dare ma se li riprendono con gli interessi.
E sono proprio questi i dati che il ministero delle finanze continua a nascondere e che noi abbiamo chiesto.
Guardando alle tasse incassate dallo Stato sembra che i lavoratori dipendenti abbiano pagato il 7,35% in più proprio mentre gli stipendi perdevano il 6,1% del potere d’acquisto.
Cosa si può fare?
Bisogna mettere i soldi in tasca a lavoratori e pensionati.
Serve una restituzione fiscale a lavoratori e pensionati, già con la prossima finanziaria. Inoltre, bisogna adeguare all’inflazione che aumenta sia gli stipendi che le aliquote Irpef, in modo che il governo non possa più fare il gioco delle tre carte sui lavoratori e che il fiscal drag non si ripeta più.
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Nicola Fratoianni
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