Il Sindaco Matilde Celentano è rimasta sola, la Città pure

DI FERDINANDO TRIPODI

 

Il Sindaco Matilde Celentano è rimasta sola, la Città pure.

E’ imbarazzante vedere un’Amministrazione navigare a vista.
E’ imbarazzante guardarla mentre progetta qualcosa e poi scoprire che ha cambiato idea.
E’ ignobile come questo balletto venga presentato come il frutto di un ragionamento o di un dibattito democratico, quando in fondo è solo la triste manifestazione dell’incapacità di una amministrazione divisa.
Ieri il Sindaco Matilde Celentano ha denunciato pubblicamente di “essere lasciata sola” dalla Sua stessa maggioranza.
Una maggioranza che si comporta come minoranza è un chiaro segnale di vacillamenti interni che potrebbero portare alla fine di questa amministrazione.
Qualche assessore ha ancora il coraggio di dire:
“è ancora presto”… ma questa è una scusa per non ammettere che forse in fondo un inizio non c’è mai stato.
Finite le nomine riservate agli amici, sono rimasti i problemi da risolvere, l’erba alta per esempio nelle strade, le periferie e i borghi dimenticati, insegne stradale completamente inesistenti, manto stradale tale e quale a prima, una marina che tra marciapiede dissestato, asfalto sconnesso e erba alta più che bandiera blu meriterebbe quella rossa da “espulsione”.
Eppure ci aspettavamo almeno lo sforzo di vedere in giro qualche sacco di catrame, un furgoncino del comune che sistemasse qualche aiuola, ma nulla di nulla.
Nulla di tutto ciò.
Eppure le parole di speranza me le ricordo bene, perché non solo ci ho creduto, ma ho sostenuto la stessa persona che oggi non riconosco più.
Il Sindaco Matilde Celentano è rimasta sola, la Città di Latina pure.
Ci aspettavamo i migliori…purtroppo- me sà che erano meglio “quelli de prima”.
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Ferdinando Tripodi