DI GIANCARLO SELMI
Il 7 Ottobre una risposta ormai con il sapore di un alibi
Sento dire, leggo scritto, con una pervicace ostinazione, che la responsabilità di quanto accade a Gaza ricade tutta sulla orrenda iniziativa di Hamas del 7 ottobre. Premetto che condanno con tutte le mie forze ciò che accadde in quella occasione. Respingo e condanno con tutte le mie forze le iniziative terroristiche di Hamas, ma…
C’è un ma. Un ma che viene respinto come ininfluente dai soloni che giustificano con una improbabile “difesa” l’inferno di fuoco che è stato scatenato da un genocidario e criminale governo sulla popolazione di Gaza e, soprattutto, su 23.000 bambini trucidati, sulla morte di donne e anziani incolpevoli. Il ma viene cancellato dalle parole d’ordine “l’unica democrazia del Medio Oriente” e dal “c’è stato il 7 ottobre”.
“L’unica democrazia del Medio Oriente”
Cancellando con un tratto di pennarello decenni di apartheid, di fogne a cielo aperto, di coloni aggressivi e autori di crimini impuniti, di coltivazione di odio. Perché Begin, in tempi antichi, inaugurò la “convivenza” con i palestinesi con le bombe a mano, non con i fiori nei cannoni e la tolleranza. E, come disse perfino Andreotti, fu difficile non odiare il sopruso e l’accanimento.
Quante famiglie palestinesi siano state “liquidate” in questo modo, quante terre siano state “stipulate” in questo modo ai coloni, non ci ha interessato. Noi, culla della democrazia di questa reverenda cippa, abbiamo chiuso gli occhi e abbiamo fatto finta che nulla accadesse. Ma qualcosa accadeva e ciò che accadeva erano crimini contro l’umanità. L’attuale orrenda determinazione di quello stato che chiamiamo “l’unica democrazia del Medio Oriente” non è novità.
Stragi giuste e quelle ingiuste; bombe buone e bombe cattive…
Tanto quanto non sia nuovo il reclamato diritto di ciò che chiamiamo occidente, di decidere quali siano gli stermini buoni e quelli cattivi. Le stragi giuste e quelle no. Le bombe buone e quelle cattive. I bimbi morti che ci fanno indignare e quelli la cui morte non c’importa. Perfino una donna, madre e sedicente cristiana riesce a fare quei distinguo e abbracciare, con gusto, un criminale sterminatore di bambini.
E non riesco a capire, lo dico seriamente, in cosa sia differente ciò che avviene a Gaza e in Cisgiordania, da quello che fu teorizzato e portato a termine dai nazisti. Ma qualcuno, sicuramente, riuscirà a spiegarmelo. Utilizzando le parole “difesa”, “democrazia” e 7 ottobre. A quel qualcuno rivolgo e rispondo, già da adesso, con un cortese, sussurrato ma sontuoso, “vaffa”.
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Giancarlo Selmi