DI GIOACCHINO MUSUMECI
Il nuovo piano del governo israeliano
Secondo quanto riferiscono Haretz e Time of Israel, il nuovo piano del governo israeliano prevede l’occupazione permanente della striscia di Gaza e il trasferimento della popolazione chissà dove. Il piano sarà attuato dopo la visita di Donald Trump, il presidente clown universale, in terra santa dissacrata e umiliata delle azioni raccapriccianti del governo di Benjamin Netanyahu.
La risposta feroce di Netanyahu al 7 Ottobre 2023
Dal 7 ottobre 2023, giorno dell’attentato che ha visto la morte di almeno 1200 israeliani oltre la cattura di diversi ostaggi la cui liberazione è ancora sul tavolo di trattative strumentalmente infinite, il governo Netanyahu ha risposto con una ferocia tale da mettere pericolosamente in discussione la stabilità dell’intero bacino medio orientale e la reputazione internazionale di Israele.
Israele – disegnato come vessillo democratico in medio oriente con propaganda dissociata dalla realtà a discapito della popolazione sottoposta a manipolazioni ininterrotte e combattute vivacemente da giornalisti e intellettuali attivisti – vanta una storia di occupazioni illegali, condanne del consiglio di sicurezza ONU, apartheid del popolo palestinese e crimini di guerra efferatissimi.
Un perfido disegno
Attualmente l’atteggiamento estremista e criminale del governo israeliano non è affatto una risposta all’attentato del sette ottobre, è in realtà il tassello di un disegno che sembra prevedere la totale estirpazione dei palestinesi dai territori illegalmente occupati. Perfino riservisti e veterani dell’aeronautica militare sono schierati contro Benjamin Netanyahu.
Ma tutto questo sembra servire ben poco, Il progetto genocida del governo israeliano è sotto gli occhi della comunità internazionale ma l’inerzia e la lentezza che ne caratterizzano l’atteggiamento, la timidezza e l’irrilevanza delle risposte delle democrazie occidentali a condotte barbare, il silenzio connivente delle comunità arabe, sono gli ingredienti principali di una sconfitta per tutta l’umanità.
Il destino del popolo palestinese , il suo annichilimento è il buco nero che consuma la civiltà sottomessa alla disumanità.
La posizione dell’Italia verso un quadro agghiacciante
In questo quadro agghiacciante si innesta l’assurdo atteggiamento mediatico che caratterizza l’Italia. Lo stivale dei volutamente indifferenti: mentre un intero popolo è massacrato con metodi disumani e l’attentato del sette Ottobre 2023 è stato trasversalmente condannato, sul nostro Paese, governato da “sovranisti” inginocchiato a Usa e Israele, grava l’ assurdo divieto di critica al metodo fascistoide del governo di Benjamin Netanyahu. Da mesi Gaza è un inferno, un girone di orrori, ove risorse fondamentali per la sopravvivenza della popolazione sono deliberatamente bloccate dalle autorità israeliane, gli ospedali vengono bombardati così come i centri di accoglienza dei profughi, coloni cacciano e derubano i residenti dei loro averi, bambini vengono uccisi indifferentemente, un tronfio presidente americano nel deliro carnascialesco perenne approccia il disastro di Gaza con la delicatezza di un killer della ragione e della pietà cristiana, le forze politiche si combattono con gli argomenti più inutili perché non hanno non hanno di meglio da offrire, nonostante l’evidenza che il fallimento globale sia responsabilità politica collettiva, i cittadini si schifano reciprocamente in base a logiche personali e ciascuno di questi individua il demone a cui attribuire ogni responsabilità come fosse davvero la soluzione anche di un solo miserabile problema.
Antisemitismo: un alibi che ormai non è più credibile
Allora diventa naturale attribuire antisemitismo e poi condannare una ristoratrice napoletana non prima di aver fatto la stessa cosa contro una band rockettara. Dall’altra parte della barricata descrizioni sommarie di israeliani conosciuti per lavoro, in viaggio o chissà che altro, alimentano stereotipi letali. Così come gli italiani in fondo sono tutti mafiosi, imbroglioni e corrotti, e sentircelo dire ci fa molto incazzare, bene o male gli israeliani sono tutti affetti dalla sindrome della superiorità. Non è così forse?
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Mi dispiace ma non posso che ammetterlo e so che non piacerà ma il mio paese è diventato un coacervo di irriducibili sapientoni petulanti. Tutti hanno sempre ragione ma io spero davvero di avere torto marcio.
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Gioacchino Musumeci