DI LEONARDO CECCHI
L’AFD, il partito di estrema destra tedesco, ci detesta
Anche la sua capa, la signora Weidel, ci detesta.
Fosse per lei, affogheremmo nel nostro debito. Fosse per lei, dovremmo uscire dall’euro perché siamo un peso per la Germania.
E oggi che l’intelligence tedesca riconosce loro lo status di partito di estrema destra, dicendo che sono pericolosi per la democrazia, l’unico italiano a difenderli è l’immancabile Matteo Salvini.
Possiamo però capire la sua sintonia con la signora Widel, giacché condivide con lei una caratteristica comune: un’ipocrisia così plateale da risultare oscena.
Lui finto patriota, ieri indipendentista; finto difensore dei valori cristiani con divorzi alle spalle e odio riversato sugli ultimi.
Lei di estrema destra, ma omosessuale e convivente con una cingalese (quindi per gli altri non va bene, per lei sì invece).
Chi si somiglia si piglia.
L’estrema destra, in tutto il mondo, è più o meno la stessa.
E di fondo c’è sempre una grande ipocrisia.
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Leonardo Cecchi