Il diritto alla vita deve essere universale

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

I Patagarri

Chi sono? Mi sono chiesta stamattina mentre leggevo la raffica di agenzie provenienti dai vertici delle Comunità ebraiche. Sì, lo ammetto, non li conoscevo ma averli scoperti mi ha regalato una bella dose di incoraggiamento. Questi ragazzi hanno sfidato il rischio di essere messi al bando pur di sfruttare il palcoscenico del Concerto del Primo Maggio cantando “Palestina libera”.
Ci vuole un coraggio che molti artisti non hanno per dire che non si può essere allegri se ci sono popoli ai quali viene impedito di vivere. Grazie Patagarri.

Dura la replica delle Comunità ebraiche

Le Comunità ebraiche in Italia hanno risposto duramente ricordando i bambini israeliani uccisi da Hamas. Si sappia, però, che nessuno li vuole dimenticare, e si sappia che nessuno dovrebbe osare di accusare coloro che piangono anche le decine di migliaia di bambini palestinesi dilaniati da Israele per portare avanti la sua feroce vendetta e la sua brama di potere.

Ma i bambini non sono forse tutti uguali: innocenti? 

Mi chiedo come ci si possa indignare selettivamente. Perché i bambini non sono forse tutti uguali? Tutti innocenti nello stesso modo? Certo che mi strazio per i bimbi israeliani uccisi ma mi domando se le Comunità ebraiche abbiano un moto di pietà e compassione per quelli palestinesi. Sentono dentro la loro coscienza quanto sia lacerante il pianto di un bambino che viene lasciato morire di fame da Israele? Sentono dentro di loro il dolore di una madre alla quale hanno fatto saltare in aria un neonato?

Il diritto alla vita deve essere universale

Non ho risposte ma so che rivendicare il diritto alla vita dei palestinesi, per le Comunità ebraiche, significa essere antisemiti.
Quest’accusa è basata su una spietata, strumentale e ignobile menzogna.
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Barbara Lezzi