La sobrietà, il Vangelo e la Costituzione il 25 Aprile 2025

DI GIUSEPPE GIULIETTI

REDAZIONE

 

Da ARTICOLO VENTUNO –

 

L’appello del governo a ricordare in modo sobrio il 25 Aprile ha trovato orecchie attente nel quotidiano di estrema destra “La Verità” che ha subito titolato “25 aprile lutto nazionale“, svelando i sentimenti e il progetto, neppure troppo nascosto, di usare persino la morte di Francesco per oscurare quella data da sempre odiata perché coincide con la sconfitta dei loro antenati.
Naturalmente se il 25 aprile é una giornata di lutto, ne consegue che la festa sarebbe stata la vittoria dei nazifascisti, dei rastrellatori, dei delatori di Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema, dei fucilatori dei fratelli Cervi.
Tentano  di usare persino il corpo del Papa per oscurare e cancellare il giorno più odiato.
Purtroppo per loro Francesco, persino nell’ultimo giorno di vita, ha voluto ricordare le guerre, il massacro di Gaza, il disarmo, l’urgenza di abbattere i muri del razzismo, dell’odio, del livore, ma queste parole richiamano i valori di pace, antifascismo, antirazzismo che fondano proprio su quella Costituzione figlia della Liberazione dai nazifascisti.
Per questo il 25 aprile Articolo 21 sarà in tutte le piazze antifasciste, con quella sobrietà estranea  a chi,  dopo aver insultato per una vita Francesco (ricordate le magliette di Salvini?), le missioni in Italia di Bannon? Le bestemmie di Bolsonaro e Milei? Ora finge di piangere, sperando  di ridurre Francesco ad un innocuo santino.

In quelle piazze porteremo anche le ultime parole del Papa, quelle che uniscono in una mirabile sintesi, il Vangelo e la Costituzione.

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Giuseppe Giulietti, Coordinatore nazionale di

24 Aprile 2025