Un’Autorità di garanzia deve essere terza, indipendente, credibile 

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SANDRO RUOTOLO dalla sua pagina FACEBOOK –

Un’Autorità di garanzia deve essere terza, indipendente, credibile 

Dopo quanto emerso ieri sera dall’inchiesta di Report sul caso che coinvolge Agostino Ghiglia, membro del Garante della Privacy ed ex esponente di Alleanza Nazionale, e il suo incontro con Arianna Meloni il giorno prima della decisione dell’Autorità di infliggere una sanzione da 150.000 euro al programma, con il voto favorevole dello stesso Ghiglia, per la diffusione dell’audio della telefonata tra l’ex ministro Sangiuliano e sua moglie Federica Corsini, è venuta meno a nostro giudizio la credibilità e l’autonomia dell’attuale governance dell’Autorità per la Privacy.
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Come possiamo fidarci di un’Autorità di garanzia? Ogni sentenza, ogni provvedimento dell’Autorità per la Privacy sarà da oggi segnato da un’ombra: non sapremo più se le decisioni sono state prese nel pieno della trasparenza e dell’indipendenza, o dopo essersi consultati con il partito di riferimento, in questo caso Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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Lo scandalo che coinvolge Agostino Ghiglia è uno spartiacque. La sanzione inflitta a Report, il programma che ha documentato abusi di potere e opacità del potere politico, è diventata oggi il simbolo di un conflitto d’interessi intollerabile. Lo stesso Ghiglia aveva provato a bloccare la trasmissione inviando alla redazione di Report una diffida.
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Un’Autorità di garanzia deve essere terza, indipendente, credibile.
Qui non c’è più nulla di tutto questo.
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Le dimissioni sono l’unica via per restituire un minimo di fiducia nelle istituzioni e nella democrazia. E devono avvenire subito.
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03 Novembre 2025