La “trasparenza” della Presidente Meloni

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

La “trasparenza” della Presidente Meloni

Un’interrogazione di Italia Viva attiva la “strana” iperattività a senso unico del garante della privacy. Solo per la cronaca, lo stesso che ha deciso la maxi multa di 150.000 euro a Report. L’interrogazione chiedeva lumi sulla villona, non villetta, acquistata dalla Meloni. Lumi sui costi, di acquisto e ristrutturazione.
Perché la Presidente del Consiglio, per motivi di trasparenza, necessaria quando si rivestono ruoli pubblici, dovrebbe informare e dimostrare la congruità e sostenibilità dei costi in relazione ai suoi dichiarati redditi. La risposta non è arrivata, ma si è attivata una, ripeto strana, attività del garante, per escludere dalle informazioni proprio la necessaria trasparenza.
Per onore di cronaca, la residenza della Meloni è una villa di 433 mq, divisi in 18 vani, con scala interna e piscina, più tre corti, una al piano terra e due al piano seminterrato. E con due posti auto scoperti, uno di 29 e un altro di 44 mq. È situata in una prestigiosa zona residenziale, quella di Mostacciano, dove i prezzi di mercato sono altissimi. È stato dichiarato un prezzo di acquisto di 1.100.000 euro. Il villino, realmente Villone, è stato interessato da lavori di ristrutturazione per presunti 150.000 euro.
I lavori di ristrutturazione hanno cambiato il disegno dei vani, hanno aggiunto una ulteriore piccola piscina e pannelli solari. Insomma: non esattamente una casa popolare. La premier ha fatto classificare la mansione in A/7 come villino, pur trovandosi nelle condizioni previste dalla categoria A/8. Ottenendo quindi le agevolazioni previste dalla prima casa, le esenzioni da IMU e TASI, imposta di registro a 200 euro, IVA agevolata al 4%. Tutto documentato dal quotidiano “Domani”.
Tutte cosucce che avrebbe dovuto pagare per intero. Ma lei è lei e noi… E continuano a votarla…
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Giancarlo Selmi