Meloni avvia, con perfetto tempismo, la campagna referendaria

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Meloni avvia, con perfetto tempismo, la campagna referendaria

Ricapitolando. Meloni avvia con perfetto tempismo la campagna referendaria. Parlo di tempismo perfetto perché la legge di bilancio con i suoi tagli e le sue mancate risposte alle reali esigenze, sarà offuscata dallo scontro sulla giustizia.
Detto questo, Meloni ha la necessità impellente di non intestarsi un’eventuale sconfitta e allora fa la saggia e invita a non politicizzare l’argomento nonostante “la riforma sia attesa da decenni dagli italiani” quindi, in realtà, dovrebbe addirittura cogliere l’occasione per attribuirsela completamente. Così non è, evidentemente mente sapendo di mentire.
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A questo punto, corre in soccorso della Presidente proprio la sua pseudo avversaria Schlein che, avendo nel suo PD una buona parte (quella berlusconiana) che è a favore della separazione delle carriere, annuncia che non chiederà le dimissioni di Meloni in caso di sconfitta referendaria e, viceversa, neanche lei dovrà dimettersi in caso passasse la riforma.
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Tutto si tiene insieme e sempre ben legato in un finto duello buono a coprire le molteplici convergenze.
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Barbara Lezzi