DI MARIO PIAZZA

Grazie, Francesca

Le grottesche accuse a Francesca Albanese, lanciate proprio mentre Israele rinnovava decuplicata la ferocia delle Fosse Ardeatine assassinando 100 civili per vendicare un suo soldato, la dicono lunga ma non solo sul rappresentante dello Stato Ebraico che invece di contestare l’accusa di genocidio l’ha definita una strega dedita ai suoi malefici.
Solo un idiota fanatico senza argomenti poteva spostare il discorso sul piano del sovrannaturale, quello stesso sovrannaturale che vede Israele titolare di una procura a compiere qualsiasi nefandezza firmata direttamente da Dio.
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A confermare la complicità dell’Italia nel genocidio del Popolo Palestinese sostenuta da Francesca Albanese sono arrivate proprio le parole infamanti del nostro oscuro rappresentante all’ONU, tale Maurizio Massari “Il rapporto presentato oggi dalla relatrice speciale Albanese è interamente privo di credibilità e imparzialità. Come Italia, non siamo sorpresi. Il contenuto supera palesemente il mandato della relatrice, che non include indagini su presunte violazioni commesse da altri Stati o entità né giudizi sulla cooperazione tra Paesi terzi e la Corte penale internazionale. Ancora più preoccupante è la completa inosservanza del codice di condotta per i relatori speciali, che include integrità, imparzialità e buona fede“.
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Che è come dire che Giovanni Falcone avrebbe dovuto investigare su Totò Riina ma non sui suoi complici e sulla rete mafiosa che lo ha eletto il capo dei capi. Una follìa giuridica e politica che poteva star bene nella bocca di Stefano Bontade o di Leoluca Bagarella, non in quella di un ambasciatore all’ONU del nostro paese.
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Per fortuna esiste un’altra ONU lontana dal Palazzo di Vetro e libera dal guinzaglio degli Stati Uniti, e quell’ONU siamo noi. Noi che abbiamo capito con quale mostro sanguinario abbiamo a che fare e che stiamo lentamente imparando a combatterlo.
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Noi che però non abbiamo voce, grazie Francesca per averci prestato la tua.
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Mario Piazza