DI PIERO GURRIERI

Nicola e Sigfrido: siamo qui, non arretriamo di un millimetro

Nicola Gratteri, con la fermezza di chi ha passato una vita a guardare negli occhi la criminalità e a non chinare mai la testa, stamane davanti all’assemblea generale dell’Anm, ha demolito il progetto di Giorgia Meloni e Carlo Nordio e ha lanciato un messaggio appassionato, vibrante, fortissimo:
“Vogliono normalizzare il pubblico ministero, impaurirlo, trasformarlo in un perfetto burocrate”. E ha aggiunto: “Dietro la riforma sulla separazione delle carriere c’è il rischio di una magistratura addomesticata, controllata, privata del coraggio di indagare davvero”. E ha concluso: “Andate tra la gente, parlate con parole semplici, fate capire cosa sta accadendo”.
Un appello chiaro, diretto, vibrante, rilanciato anche da Sigfrido Ranucci, presente insieme a lui. Sì, la partita referendaria si può vincere. Ma serve unità, passione, presenza.
Gratteri e con lui Ranucci non hanno parlato solo ai magistrati. Hanno parlato, e parlano, a tutti noi. A chi crede nella libertà, nella Costituzione, nella giustizia che non si piega ai potenti e alle caste.
A chi sa che questa battaglia non è di categoria, ma di democrazia.
Andiamo a vincere questo referendum, non c’è neppure il quorum, un voto in più decide la partita!
Città per città, strada per strada, casa per casa.
Adelante, amici, compagni e resistenti.
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Piero Gurrieri tra la gente