DI CLAUDIA SABA

Invasione di campo…
Leggo di diatribe tra associazioni varie per l’ingresso di uomini in contesti destinati alle donne.
Artemisia ha deciso di aprire le porte al maschile ed è stata espulsa dalla rete D I. RE.
Ieri l’assemblea nazionale che si è riunita a Roma ha emesso il verdetto: “Artemisia non merita più di far parte di questa grande rete di sole donne al comando. È una questione di modello di leadership da difendere” (Lo statuto vieta espressamente l’ingresso dell’uomo).
Pensavo che la leadership primaria da difendere fosse la donna
E invece così non è a quanto pare.
Rimango stupita da quanto la forma abbia preso il posto della sostanza.
Di quanto l’attivismo sia diventato ormai protagonismo.
Di quanto le donne impegnate a combattere il patriarcato tentino poi di spianare la strada al “matriarcato”. Quanta ipocrisia!
Le donne non si salvano in base a regole o statuti
E nemmeno con i divieti, nemmeno con prese di posizione da parte di donne, arroganti, che ancora non hanno capito il valore di una lotta combattuta “insieme” e non “contro”.
Le donne si salvano con l’azione.
Con l’educazione e la prevenzione.
Con il rispetto.
Principi che riguardano sia le donne che gli uomini.
Se vogliamo che si attivi un processo di formazione che porti alla parità di genere, lo dobbiamo fare insieme.
I diritti delle donne non passano per la mania di protagonismo di certe associazioni.
L’obiettivo da raggiungere non è stabilire confini tra uomo e donna.
E’ renderle “persone” uguali, libere e consapevoli.
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Claudia Saba