DI BARBARA LEZZI

Il coraggio di opporsi al revisionismo

E niente, ogni volta che si parla di Berlusconi e di mafia, l’intenzione è sempre quella di nascondere o di aggirare la verità.
Marina Berlusconi, usando tutti i mezzi a sua disposizione, violenta i fatti e confeziona un lavaggio reputazionale della figura di suo padre per attaccare la Magistratura e per imporre al Governo riforme utili per indebolirla.
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Per la verità, il Governo, in questo senso, ha poco da farsi insegnare, va avanti spedito per concedere ampie sacche di impunità a potentati e politici vari ma ciò che emerge è il sostanziale silenzio di fronte alle menzogne di Marina Berlusconi da parte di tante voci che si dovrebbero levare con profonda indignazione e con la forza dell’onesta.
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Per fortuna, c’è chi ha ancora il coraggio di opporsi ai meschini revisionismi e parla con la sicurezza delle sentenze.
Nino Di Matteo ha dichiarato:
“…Questa recente sentenza della Cassazione che ha confermato i giudizi, tra l’altro di primo e secondo grado, dei giudici di Palermo riguarda esclusivamente la misura di prevenzione nei confronti di Marcello Dell’Utri, quindi la valutazione dell’attuale pericolosità sociale di Dell’Utri…” E aggiunge che la sentenza definitiva del 2014, che condannò Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa e accertò il patto pluridecennale tra Berlusconi e Cosa Nostra, resta intangibile.
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Ancora una volta, quello che a mezzo stampa e TV stanno cercando di propinarci è FALSO.
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Barbara Lezzi