DA REDAZIONE

SANDRO RUOTOLO dalla sua pagina FACEBOOK –
Svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Piersanti Mattarella

La notizia odierna sulla drammatica vicenda dell’omicidio del Presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, avvenuta a Palermo il 6 gennaio 1980, impone a tutti la considerazione che mai deve esserci l’oblio sui drammatici eventi che hanno violentemente sconvolto l’Italia del secondo novecento.
La svolta di oggi con l’arresto di Filippo Piritore, ex funzionario della Squadra Mobile di Palermo, accusato di aver “affermato il falso e taciuto quanto a sua conoscenza” su una prova sparita, il guanto lasciato dal killer sull’auto usata per l’agguato al presidente della Regione siciliana, segna una svolta nell’inchiesta su uno degli omicidi eccellenti degli anni ’80.
A 45anni di distanza, infatti, si cercano ancora i killer e sapere che pezzi inquinati delle Istituzioni avrebbero evitato che si scoprissero gli autori del delitto Mattarella, riporta alla luce il tragico omicidio di Aldo Moro e la sottrazione delle sue borse;
l’omicidio di Peppino Impastato e il goffo tentativo di alcuni carabinieri per far passare l’omicidio come suicidio;
la morte di Giovanni Falcone con alcuni DNA scomparsi;
l’eccidio di via D’Amelio a Palermo, quando é ucciso il magistrato Paolo Borsellino e scompare la sua agenda rossa con le false rivelazioni del pentito Scarantino, tendenti a coprire responsabilità istituzionali.
Non abbiamo mai sottovalutato la ferocia della mafia e del terrorismo, ma abbiamo sempre abbinato a questo le omissioni, le coperture, la compartecipazione di uomini delle Istituzioni che sono stati moralmente e giudiziariamente corresponsabili di tali efferati delitti. Una sottile linea nera in nome della cortina di ferro.
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24 Ottobre 2025