DI MICHELE PIRAS

Eccolo di nuovo…


Eccolo di nuovo in una sua performance da film horror: Ben Gvir il fanatico guerrafondaio ministro del governo Netanyahu entra nuovamente in una galera israeliana e mostra i prigionieri palestinesi con i polsi legati dietro la schiena, in ginocchio, testa china e rivolti verso il muro.
Una condizione carceraria di cui il Ministro si vanta, ma che già così vale una denuncia per violazione dei diritti umani.
Ma il provocatore mica si accontenta, anzi sbraita, ride, li umilia e evoca per loro la pena di morte.
Tortura, privazioni, condizioni disumane sbattute senza ritegno in faccia al Mondo, alle anime belle del civile Occidente che giustamente inorridiscono di fronte alla condizione degli ostaggi israeliani.
Ora però spiegateci precisamente cosa distingue Ben Gvir da quei “tagliagole” che Israele dice di voler combattere.
“Il grado di civiltà di un paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”.
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Michele Piras