Una tregua durante la quale si bombarda e si uccidono decine di civili non credo si fosse mai vista prima

DI MICHELE PIRAS

 

Una tregua durante la quale si bombarda e si uccidono decine di civili non credo si fosse mai vista prima.

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Ovviamente coloro che bombardano e uccidono accusano sempre gli altri di violare gli accordi, ma questo giochetto Israele lo fa ormai da tempo immemore e non è dunque una novità.
Nel frattempo però la questione di Gaza è scivolata in decima pagina e fa meno rumore di una settimana fa che Israele decida di andare avanti con l’annessione della Cisgiordania o che stia brigando per escludere la Turchia e il Qatar dal contingente di stabilizzazione che dovrebbe garantire sicurezza e interposizione nella Striscia.
Ovvero come sempre, appena raggiunto uno spazio riparato dalle telecamere, ricominciano a tessere la trama della guerra e dell’occupazione.
Perché per questi il lavoro non è ancora finito e se si sono fermati è perché non si poteva più reggere politicamente la massiccia ondata di indignazione che ha riempito le piazze.
E fin quando non si affronterà di petto il nodo dell’occupazione e della pulizia etnica non si potrà mai avere una pace duratura.
Che poi è un nodo che ha un nome e un cognome.
E si chiama Benjamin Netanyahu.
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Michele Piras