La libertà di stampa o è, o non è

DA REDAZIONE

REDAZIONE

 

SANDRO RUOTOLO dalla sua pagina FACEBOOK –

La libertà di stampa o è, o non è

E oggi, in Italia, troppo spesso non è.
Perché chi racconta il potere viene minacciato, denunciato, isolato e spiato.
Oggi, al Parlamento europeo di Strasburgo, con Sigfrido Ranucci, lo abbiamo detto con chiarezza: la democrazia non può convivere con l’intimidazione dei giornalisti.
.
.
L’Italia è oggi il primo Paese europeo per minacce ai giornalisti:
516 intimidazioni già nei primi mesi del 2025, +76% rispetto all’anno scorso.
29 giornalisti vivono sotto protezione.
Reporter sans frontières ci ha retrocessi al 49º posto per libertà di stampa.
La Presidente Meloni accusa l’opposizione di gettare fango sull’Italia. Ma i dati parlano chiaro.
La domanda è semplice: chi ha autorizzato l’uso dello spyware Paragon per spiare giornalisti e attivisti?
Perché il governo continua a ricorrere alle querele temerarie contro la stampa?
Sigfrido Ranucci, che ha subito oltre 200 querele e una violenta aggressione, ha parlato di un progetto sistematico per minare la libertà di informazione.
Lo ha fatto con dignità, senza vittimismo, ricordando che l’informazione è un pilastro della vita democratica.
Dall’Europa abbiamo chiesto chiarezza, trasparenza e responsabilità.
L’EMFA (European Media Freedom Act) è in vigore. Ora va rispettato.
L’Europa deve tutelare i suoi giornalisti.
.
22 Ottobre 2025