DI LUCA BAGATIN

Un simulatore che non è solo un simulatore, ma anche un pretesto per un’avventura narrativa, con finali multipli, dai contorni misteriosi e giornalistici.
Questo è “Sanatorium – A Mental Asylum Simulator”, sviluppato da Zeitglas (https://sanatoriumgame.com) e edito da Shoreline Games (https://shorelinegames.com).
Siamo negli Anni ’20. L’epoca del Proibizionismo e dello sviluppo di nuove mirabolanti tecnologie. Le teorie psicoanalitiche, purtuttavia, sono ancora molto vaghe e confuse.
Ma noi, in realtà, non siamo psicoanalisti, ma giornalisti in carriera. O, meglio, vorremmo far carriera, ma non stiamo andando da nessuna parte, sommersi dai debiti.
Ci vorrebbe uno scoop! E l’occasione si fa ghiotta quando riceviamo un messaggio da nostra zia Patricia, che implora il nostro aiuto e ci invita a indagare attorno ai misteri del Sanatorio di Castle Woods.
Un manicomio vecchio stile, nel quale si trovano pazienti affetti dalle più diverse patologie mentali.
L’unico modo per entrare nel Sanatorio è fingerci psicanalisti. Modifichiamo, così, la nostra laurea e prepariamoci a indossare i panni di uno psichiatra in erba.
Augurandoci, ovviamente, di non essere scoperti!
Ci troveremo, così, ad analizzare le cartelle cliniche dei vari pazienti e a dialogare con loro. Cercheremo di comprendere i loro sintimi e di farne affiorare di più oscuri, somministrando loro dei test, attraverso un sistema di carte.
Una volta scoperti tutti i sintimi, dovremo ordinarli opportunamente nella “Tabella frenologica”, secondo le credenze pseudo-scientifiche dell’epoca.
Ogni sintomo del paziente, infatti, va associato correttamente a una particolare area del cervello, in modo da poter formulare, alla fine, la diagnosi corretta.
Tale Tabella, raffigurante il cranio umano, è divisa in Ratio (la regione che elabora i pensieri razionali, i cui disturbi portano a comportamenti irrazionali, con mancanza di giudizio e difficoltà di lettura e scrittura); Impetus (la cui regione controlla riflessi e impulsi e i cui sintomi sono correlati a comportamenti impulsivi e iperattivi); Memoria (la regione che controlla la capacità di ricordare e i cui disturbi possono causare amnesia o difficoltà nel parlare); Mania (la regione che controlla creatività e sogni e i cui disturbi possono essere correlati a problemi di insonnia e allucinazioni).
In qualità di psichiatra, in sostanza, dovremo collocare ogni sintomo nella corretta regione del cranio. Se commetteremo errori, i nostri colleghi li scopriranno e, se questi errori saranno troppi, perderemo punti reputazione e… saremo licenziati dal Sanatorio!
Nel corso delle nostre sedute, attraverso la scoperta di insiemi di sintomi, potremo anche rivelare sindromi nuove e, tale sindromi, potranno essere utilizzate per curare nuovi pazienti.
Ogni paziente, inoltre, ha necessità, di seduta in seduta, di un trattamento minimo, che andrà somministrato, in modo da migliorare la sua salute e giungere, si spera, a guarirlo completamente e a dimetterlo dal Sanatorio.
Dopo ogni seduta, ovviamente, il nostro paziente ci pagherà la parcella e… con i soldi ottenuti potremo acquistare, all’interno del Sanatorio, nuovi test (per scoprire nuovi sintomi) e nuovi trattamenti (per curare i pazienti).
Test e trattamenti sono disponibili sottoforma di carte, come nei migliori giochi da tavolo.
Durante la notte, inoltre, oltre che dormire nella nostra stanza, in attesa del giorno che verrà, potremo girovagare per il Sanatorio, indisturbati… a caccia di indizi utili a scoprire i misteri che si nascondono e che nostra zia ci ha invitato a svelare.
“Sanatorium – A Mental Asylum Simulator”, tradotto anche in italiano, si presenta come un interessante e originale simulatore, con elementi rompicapo e di strategia, dalla grafica in 2D, semplice, ma colorata e tipica dei ruggenti Anni ’20.
Consta di una campagna narrativa in quattro capitoli e di una modalità sandbox e dà la possibilità di compiere scelte multiple e ottenere finali differenti.
Le carte relativi ai sintomi, alle patologie e ai trattamenti sono numerosissime e ci daranno la possibilità di trattare i nostri pazienti con modalità e approcci differenti.
Il tutto, ovviamente, senza farci scoprire dalla Direzione del Sanatorio che potrebbe capire che non siamo affatto dei medici psicanalisti!
Per poter essere giocato è sufficiente un pc con sistema operativo Windows 10 o 11, con minimo 2 GB di RAM; una scheda video di fascia media e 2 GB di spazio libero su disco fisso.
E’ acquistabile, dal 6 novembre prossimo, su Steam, a questo link: https://store.steampowered.com/app/2059090/Sanatorium__A_Mental_Asylum_Simulator/
Luca Bagatin

