DI MARIO PIAZZA

Non se ne esce


Finalmente per bocca di Elly Schlein cadono un po’ dei fronzoli che addolcivano la contrapposizione tra il campo democratico e i fasciobricconi che governano. Dire che la libertà in Italia è a rischio non solo è legittimo e nell’interesse primario del paese, è un modo ancora troppo diplomatico di lanciare l’allarme per come essa stia vivendo una prolungata agonia.
La libertà muore un po’ ogni volta che un decreto scavalca il Parlamento
Ogni volta che un ministro attacca la magistratura e la stampa, ogni volta che un cittadino deve fare i conti con la sanità o che non riesce a fare la spesa, che non trova un lavoro stabile e un tetto sopra la sua testa, ogni volta che un profugo annega, ogni volta che Vespa appare in televisione.
E tutto ciò accade mentre montagne di denaro sottratte al bene collettivo vengono bruciate sull’altare di una guerra che non ci sarà mai perchè coinciderebbe con la fine di tutto e noi, armati o non armati, non potremmo farci assolutamente nulla. Di questo stiamo parlando, non di altro.
Ha scelto proprio un bel momento Chiara Appendino per fare il suo piccolo show identitario a caccia di consensi nostalgici che potrebbero valere qualche assessorato cittadino o regionale ma che mettono a rischio il difficile cammino verso un baluardo compatto alla tragedia sociopolitica che stiamo attraversando. Non importa quanto difficile sia la situazione, un imbecille che non ha capito una mazza o un disonesto che ne approfitta si trova sempre.
Buona domenica.
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Mario Piazza