Uno in più

Nelle parole di Landini non vedo errori.

Definire Meloni “cortigiana” non è, a parere mio, insulto sessista.

E nemmeno insulto.

È la fotografia della realtà, visto che tutta l’azione politica di essa si è ridotta a stazionare alla corte di Trump scegliendo di essere l’eco di quello che esso dice, accettando servilmente qualunque di esso decisione, compreso quella di diventare di fatto complici di un genocidio, e accettando dazi che massacreranno la nostra economia, oltre che dissanguarci per acquistare armi e gas americani.

Eppure, lo ricordo per gli smemorati, essa sarebbe di fatto il capo di uno stato democratico e verrebbe perfino lecito supporre che di tanto in tanto le scappi di dire la sua. A meno che non abbia scelto consapevolmente, per affinità elettive e vicinanza politica, di essere poco più di una comparsa al servizio delle idee e del volere di Trump.

Come appunto implicito nel termine usato da Landini.

In qualsiasi modo la si pensi, è comunque evidente che il giudizio del suddetto Landini è del tutto politico e riferito alla figura pubblica di Meloni, non certo privato e offensivo nei confronti della donna con il significato che essa ha denunciato con così tanto livore.

Se fosse così vorrebbe dire che Landini avrebbe anche dato a Trump del “vecchio puttaniere”.

Ah, già… va bé, ho fatto l’esempio sbagliato, ma il senso lo avete capito.

Nella reazione di essa vedo piuttosto l’ennesimo tentativo di confondere le idee, di sviare l’attenzione, per esempio, da una manovra che fa schifo, dove si continua a spremere il sangue da chi non ne ha più senza intaccare le riserve di chi in questi anni si è arricchito a dismisura: le banche, per esempio.

Tassare gli extra-profitti, secondo quel gran genio di Tajani, è idea da Unione Sovietica.

In compenso però ci prendono deliziosamente per il cu*o proponendo, per i banchieri, un contributo volontario di solidarietà. Tipo: “mi perdoni se mi permetto umilmente di arrecarle disturbo, signor banchiere, ma visto che con la nostra protezione sono anni che fate budelli d’oro speculando sulla miseria dei soliti stronzi, potreste darci qualcosina che abbiamo tanto bisogno? Un’offerta libera, al vostro buon cuore. Grazie, ben gentile.”

Però era già tutto previsto, direbbe il poeta: se per governarti scegli i rappresentanti dei banchieri, delle assicurazioni, dei ricchi e degli evasori fiscali, poi sono i loro interessi che verranno tutelati.

Lo capirebbero anche gli idioti.

Intanto sotto casa di Ranucci, giornalista libero e bella persona come poche, hanno fatto esplodere due bombe.

A Sigfrido, e a quelli come lui che nonostante tutto ci credono ancora, un abbraccio forte.

Non siamo ancora uno più di loro ma se un giorno ce la faremo sarà grazie a persone come te.