DI BARBARA LEZZI

Politica: Lotta al precariato per se stessi
Quando le nuove leggi potrebbero sollevare un po’ di indignazione, si approvano prima delle ferie d’agosto. Zitti zitti, con la copertura di un’opposizione compiacente, si tiene a bada l’opinione pubblica che resta senza voce.
Vediamo di cosa si tratta
Le regioni in cui c’è stato uno specifico calo demografico non dovranno più ridurre il numero di consiglieri regionali e assessori come prevedeva la legge precedente.
La Regione Puglia, coinvolta prima in questo drammatico taglio, ora ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Le poltrone sono salve, così come il futuro degli aspiranti consiglieri.
Ma c’è di più
In un altro articolo di questa legge nuova di zecca approvata i primi d’agosto, si cancella “il divieto di conferimento immediato di incarichi dirigenziali nelle amministrazioni regionali a coloro che hanno ricoperto cariche negli organi di governo, nei consigli o negli enti controllati nella regione o negli enti locali della medesima regione.”
Insomma, con buona pace della lotta al conflitto di interessi, si spalancano le porte girevoli
Niente niente che qualcuno si ritrovi non eletto e quindi costretto a tornare alla sua vita!
In Puglia, però, non sono mica rimasti in silenzio! Ci hanno tenuto a rivendicare questa rivoluzione a tutela delle poltrone.
Il consigliere pugliese di Forza Italia D’Attis ha ringraziato Gasparri per l’impegno. Ha dichiarato che i cittadini pugliesi chiedevano questa modifica con determinazione.
Il consigliere PD Stefanazzi ha detto: “Era un provvedimento atteso e coerente con la complessità logistica e sociale della Puglia”.
A me sembra molto semplice la questione, altro che complessità logistica, qui si parla di lotta al precariato per se stessi e trova, ancora una volta, tutti amorevolmente d’accordo con buona pace della cara vecchia indignazione che non lasciava scampo alla casta.
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Barbara Lezzi