DI MARIO PIAZZA

I cinque sensi
A differenza della maggior parte dei mammiferi che affidano le proprie decisioni soprattutto all’olfatto, fino a cento anni fa l’uomo si era sempre lasciato guidare principalmente dalla vista.
La mondializzazione del contesto in cui viviamo e la contemporanea esplosione dei mezzi di comunicazione hanno cambiato la nostra naturale attitudine mettendo al primo posto l’udito.
Nessuno sguardo può spingersi oltre il nostro limitato orizzonte, ormai noi siamo ciò che sentiamo e questo ci rende sempre più vulnerabili alle manipolazioni.
Gli organi di informazione hanno smesso di informare per diventare strumenti di propaganda nelle mani del potere, più grande è il “media” e più grande è il potere che lo manovra.
Per distinguere il vero dal falso possiamo soltanto affidarci all’intelligenza, quella che distingue ciò che è logico da ciò che non lo è, quella che percepisce le menzogne e che intuisce quando i numeri non quadrano, quella che scopre le contraddizioni, quella che distingue un paragone calzante da uno artificioso e campato per aria.
Non è su idee giuste o sbagliate che poggia il successo delle peggiori destre nella maggior parte del mondo occidentale, vincono perchè le loro maggioranze non sono abbastanza intelligenti da scoprire quanto siano illogiche le loro argomentazioni, quanto spudorate siano le loro menzogne, quanto fasulli i numeri, quanto fragorose le contraddizioni, quanto strampalati siano i loro paragoni e le loro analogie.
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Mario Piazza